Si è conclusa positivamente la vertenza intrapresa tra le organizzazioni sindacali di Filca, Fillea e Feneal provinciali di Arezzo e la Pratigliolmi, Società Agricola Industriale della Faella S.p.a., importante azienda del settore Laterizi situata nel Valdarno Aretino. L’azienda, che svolge la propria attività nel tessuto produttivo di Pian di Scò da circa quarant’anni, a causa della pesante situazione di crisi del settore delle costruzioni che ha investito anche il laterizio, ha manifestato ai sindacati l’esigenza di sospendere l’attività produttiva con conseguente spegnimento dei forni per quattro mesi, a partire da novembre 2010 a tutto febbraio 2011, ricorrendo alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria CIGO a zero ore per tutti i dipendenti.
“ Nel proseguo dell’incontro – afferma Gilberto Pittarello, segretario generale della Filca di Arezzo – siamo riusciti ad avanzare come Filca Cisl una proposta innovativa, riconosciuta in separata sede in maniera unitaria dalle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo. La proposta, inizialmente contrapposta ed ostacolata da Confindustria, è stata condivisa sia dall’Azienda che dall’Associazione Industriali di riferimento grazie ad un ragionamento di insieme con una logica costruttiva sia di consapevolezza del particolare momento di difficoltà come della possibile attenzione ed aiuto in favore dei lavoratori dipendenti che in questa fase sarebbero stati i più penalizzati, “.
L’Accordo, oltre al pagamento anticipato della CIGO alle normali scadenze di paga, prevede un’indennità mensile lorda, quale integrazione del trattamento di integrazione salariale riconosciuto dall’Inps fino al raggiungimento del massimale mensile di euro 1.010,57. In aggiunta all’indennità, che verrà corrisposta per le ore effettive di CIGO, l’Azienda corrisponderà ai lavoratori interessati una ulteriore indennità “ una tantum “ di euro 150,00 lordi mensili, sempre riproporzionata sulle ore effettive di CIGO del mese. “ Riteniamo sia un accordo innovativo – conclude Pittarello – che, non solo garantisce la retribuzione ai dipendenti in quell’azienda, ma con la firma di Confindustria, ci apre la possibilità di discutere e di contrattare nelle aziende dove è stata avanzata la richiesta di CIGO, la retribuzione mancante tra l’integrazione salariale riconosciuta dall’Inps e la retribuzione di fatto “.