SALERNO, EDILIZIA IN FORTE CRISI

SALERNO, EDILIZIA IN FORTE CRISI

Continua il trend negativo nel settore delle costruzioni in provincia di Salerno. Gli ultimi dati trasmessi dalla Cassa edile salernitana fanno registrare un ulteriore abbattimento degli addetti pari al 15% in meno nell’ultimo semestre ottobre 2009 – marzo 2010. A denunciarlo è il segretario organizzativo della Filca Cisl Salerno, Giuseppe Marchesano. “Questi numeri ci fanno capire il momento di grave crisi che sta vivendo il settore delle costruzioni – afferma Marchesano – che talvolta non viene riportato neanche dai media. Ma i dati parlano chiaro, perché più di 4.000 operai hanno perso il lavoro nell’ultimo anno. A tutto questo bisogna aggiungere tutte quelle imprese salernitane inadempienti verso la Cassa edile. Ai lavoratori vengono fatte firmare buste paga con tanto di versamenti alla Cassa edile mai fatti o, nella migliore delle ipotesi, operai che lavorano 160 ore al mese ne percepiscono solo 120, riducendo così i costi dell’impresa come Inps, Inail e i versamenti della Cassa edile. Il tutto succede sempre a danno sempre dei lavoratori e delle imprese sane del territorio”.
Una situazione insostenibile per la Filca, che denuncia anche il caso dei contratti part-time. “Si tratta di accordi fasulli. In questi casi il lavoratore, che lavora per otto ore al giorno, viene pagato solo per quattro –  afferma Marchesano -. Come Filca siamo stanchi di ripetere sempre le stesse cose, ma continuiamo a ribadire che per superare questa crisi bisogna investire nell’edilizia. Ma nel frattempo gli enti pubblici non fanno nuovi appalti, anche perché i patti di stabilità non permettono di oltrepassare il margine stabilito dai bilanci degli enti, i privati non investono vista l’incertezza del mercato, le banche non fanno credito come una volta, e se lo fanno i tassi d’interesse sono alti, e nel frattempo l’intera economia del Paese va a rotoli. Se riparte quest’indotto non solo ci sarebbe più lavoro, ma anche l’economia nazionale si riprenderebbe”.
Un vero e proprio monito che Marchesano lancia all’intera classe politica salernitana: “Non è tagliando in questo settore che si riesce a compensare il deficit pubblico. Per recuperare soldi bisogna punire gli evasori fiscali e non chi col suo sudore contribuisce al benessere dell’Italia. Spero che i nostri governanti locali possano cominciare ad appaltare quei lavori che servono alla cittadinanza e al territorio, prima che il settore delle costruzioni dia vita a cortei di protesta e scenda in piazza per manifestare la sua angoscia di essere senza lavoro”.

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