Un protocollo di legalità è stato recentemente firmato in Prefettura a Palermo dal gruppo Italcementi, da Confindustria Sicilia e dai sindacati Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil. All’incontro hanno partecipato il prefetto Giancarlo Trevisone, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, il direttore degli affari legali e fiscali di Italcementi Agostino Nuzzolo e le Organizzazioni Sindacali. Per la Filca erano presenti il segretario nazionale Riccardo Gentile e i segretari generali della Filca Sicilia, Santino Barbera e della Filca Palermo, Salvatore Scelfo.
L’accordo fa parte di una strategia generale che consenta di sconfiggere le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti in Sicilia. L’iniziativa, che è stata già avviata con un analogo protocollo con la prefettura di Reggio Calabria lo scorso 11 marzo e con un accordo tra Confindustria nazionale e il ministero dell’Interno il 10 maggio, punta al coinvolgimento di grandi imprese e istituzioni in un sistema di ”sicurezza partecipata”. Si tratta di uno strumento messo a punto da un gruppo di lavoro di Italcementi coordinato dall’ex prefetto Cono Federico sulla base del codice elaborato dall’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna e da un gruppo di lavoro di professori universitari. L’accordo si basa sullo scambio di informazioni tra la prefettura, le forze dell’ordine e Italcementi per controllare le attività dei cantieri impegnati nella realizzazione di opere nella regione. Verranno quindi comunicati da Italcementi alla Prefettura ”dati, indicazioni, circostanze rilevanti ai fini della rilevazione di dati sensibili dell’attività di impresa unitamente a ogni situazione di rischio potenziale” di infiltrazione mafiosa.
I presenti hanno ribadito che la sinergia tra istituzioni, azienda, associazioni datoriali e sindacati è fondamentale per combattere la mafia. Informazioni sui clienti, sui fornitori e sui dipendenti, oltre a tracciabilità dei pagamenti, possono essere fondamentali per il lavoro delle forze dell’ordine.