“Il Durc resta uno strumento indispensabile in edilizia: garantisce la regolarità del lavoro e la leale concorrenza tra le imprese, tutela i lavoratori, favorisce l’emersione e contribuisce alla lotta contro l’evasione contributiva e fiscale. Eliminarlo vorrebbe dire fare un pericoloso passo indietro”. A dichiararlo il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, che commenta così l’emendamento alla manovra presentato dal senatore Azzollini (Pdl) che mira ad eliminare l’obbligo per i committenti di trasmettere il Documento unico di regolarità contributiva ai Comuni per i lavori privati.
“Il Durc ha consentito di portare alla luce l’esistenza di oltre 30.000 imprese irregolari corrispondente ad una occupazione di oltre 160.000 dipendenti. E quindi non solo va ripristinato, ma rafforzato tenendo conto della congruità del costo del lavoro rispetto al valore dell’opera”. Dal 1° gennaio del 2006 ad oggi sono stati rilasciati oltre 8 milioni e 500 mila Durc Inoltre, nell’immediato futuro, il Durc sarà rilasciato solo dopo una verifica della congruità del numero di lavoratori impegnati, dichiarato dall’impresa per ciascun cantiere di lavori pubblici e privati, ampliandone così l’effetto di strumento di controllo.