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INPS, IN 5 MESI SCOVATI 30MILA LAVORATORI IN NERO

INPS, IN 5 MESI SCOVATI 30MILA LAVORATORI IN NERO

Nei primi cinque mesi del 2010 l’Inps ha recuperato 2,2 miliardi di euro di crediti, con un aumento di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e circa il 10% in più del preventivo fissato per quest’anno. “La lotta all’evasione contributiva d’ora in avanti potrà disporre delle nuove norme previste dalla manovra del 31 maggio – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – ma già nei primi cinque mesi dell’anno abbiamo ottenuto risultati eccezionali”.
Le nuove performance del 2010 – prosegue Mastrapasqua – si devono confrontare con un anno, il 2009, che aveva già fatto registrare grandi successi nella battaglia contro l’evasione contributiva: avevamo recuperato crediti di oltre il 66% in più rispetto al 2008. Migliorare ancora era un auspicio ambizioso, ora possiamo dire che i nostri uffici e le concessionarie stanno facendo un lavoro sempre più efficiente. Le nuove regole previste dal decreto legge 78 potranno ulteriormente perfezionare la nostra lotta contro l’evasione contributiva.
Nel dettaglio, gli incassi ottenuti tramite le concessionarie nei primi cinque mesi del 2010 (poco meno di un miliardo di euro) sono stati del 41,6% superiori allo stesso periodo del 2009. Ma anche il recupero crediti per via amministrativa ha fatto registrare un incremento di quasi il 5%, arrivando a superare il miliardo e 300 milioni. Di questo passo, sottolinea l’Inps, è presumibile che l’obiettivo di 6 miliardi di euro nella lotta all’evasione contributiva nel 2010 possa essere superato. Un altro decisivo fronte nella lotta all’evasione è quella condotta dall’Inps nel contrasto al lavoro nero. Nei primi cinque mesi dell’anno sono già stati individuati 29.700 lavoratori in nero, il 33% in più rispetto alle attese: Anche in questo caso – sottolinea Mastrapasqua – come per il recupero di crediti evasi, le attività di intelligence si mostrano sempre più perfezionate.
La legalità ha bisogno di essere sostenuta da ogni strumento di indagine e di conoscenza delle sue distorsioni. Contrastare il lavoro nero e recuperare risorse economiche e finanziare evase, fanno parte di un unico grande impegno condotto dall’Istituto al servizio del Paese. In Campania (+121% rispetto al 2009), in Sicilia (+88%), in Toscana (+112%) e in Piemonte (+100%) si sono concentrati il maggior numero di lavoratori in nero individuati dagli ispettori dell’Inps tra gennaio e maggio di quest’anno.
“L’indagine conoscitiva della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sul lavoro sommerso rappresenta certamente un fatto positivo per l’approfondimento con il quale è stato analizzato questo grave fenomeno che, secondo i dati raccolti dall’indagine, arriva ormai al 18% del nostro Pil”. lo dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl. “Apprezzabile- continua Santini- pure il lavoro dell’Inps, che proprio oggi rende noto che nei primi 4 mesi dell’anno ha individuato 30.000 lavoratori in nero, così come le proposte del Ministro Sacconi, il quale sottolinea la necessità di rafforzare le sanzioni”.
“La Cisl- conclude Santini- nell’opporsi all’illegalità, al dumping sociale ed allo sfruttamento dei più deboli, chiede di dare maggiore continuità e più forza all’azione di contrasto del lavoro sommerso in particolare attraverso l’intensificazione dei controlli e delle ispezioni nell’agricoltura e nell’edilizia nelle quattro regioni meridionali maggiormente coinvolte, come prevede anche il piano del Ministero del lavoro; la valorizzazione dell’apporto delle parti sociali, tramite l’utilizzo degli enti bilaterali come strumento operativo di contrasto al sommerso a partire dalla generalizzazione del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e dalla sperimentazione dei voucher in materia di lavoro occasionale ed accessorio, in funzione anti-sommerso; la riproposizione di strumenti specifici quali il credito di imposta occupazione per il Mezzogiorno, rifinanziando la norma già contenuta nella finanziaria 2008, che in precedenti occasioni ha permesso significativi risultati in materia di emersione del lavoro irregolare”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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