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CASE A IMPATTO ZERO, ARRIVA LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

CASE A IMPATTO ZERO, ARRIVA LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

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Un momento dell'iniziativa. Da sinistra Paolo Acciai, Domenico Pesenti e Rodolfo Basso

Quanto consuma la nostra auto? Tutti, o quasi tutti, siamo in grado di rispondere a questa domanda. Spesso la scelta di un modello è dettata da valutazioni legate al consumo. E ora un’altra domanda: quanto consuma la nostra casa? Questa risposta, invece, è sconosciuta a molti. È partendo da queste considerazioni che nella “Piazza Cisl” di Terra Futura, a Firenze, si è parlato di edilizia ecosostenibile. L’iniziativa, alla quale ha partecipato Rodolfo Basso, responsabile del Servizio Edilizia Pubblica della Provincia Autonoma di Trento e Leed Ap, leadership in energy e enviromental design, è stata organizzata dalla Filca Cisl nazionale, categoria che negli ultimi anni si è dimostrata sempre più attenta a queste tematiche.
Nel corso del suo intervento Basso ha snocciolato alcuni dati sui quali si è sviluppato poi il dibattito. “L’edilizia – ha detto – si trova davanti ad una rivoluzione epocale: fino a 30/40 anni fa il consumo era di 200 kw/ora per metro quadro all’anno. Oggi con la casa ‘passiva’ si produce più energia di quanto se ne consuma. In Europa il settore – ha ricordato –  utilizza il 40% dell’energia e produce il 50% dei rifiuti. In Italia i due terzi degli edifici esistenti sono antecedenti al 1973, anno in cui è stato emesso il primo regolamento riguardo al risparmio energetico nelle nuove costruzioni”. Insomma, bisogna intervenire sulle abitazioni e subito. “La grande sfida – ha detto – è proprio la riqualificazione energetica degli immobili esistenti, a partire dall’aumento della capacità isolante”.
I lavori sono stati introdotti dal segretario nazionale della Filca, Paolo Acciai: “È  bene che lo sviluppo non sia più fondato esclusivamente su logiche di mercato – ha affermato – ma su criteri oggettivi di eco-sostenibilità. Dobbiamo impegnarci tutti ed a tutti i livelli, perché non esiste un’unica modalità secondo la quale un sistema economico è sostenibile, ma una serie di sostenibilità locali, che devono essere rese compatibili con le grandi questioni globali”.
Nelle conclusioni il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti, si è lamentato della mancanza di informazione sui vantaggi derivanti dalla realizzazione di case ecosostenibili. “In Italia la certificazione energetica degli edifici è già in vigore – ha dichiarato – ma grazie ad una deroga è possibile vendere comunque, anche in sua assenza”. Il leader della Filca ha indicato gli enti paritetici come soggetto attivo in questa partita: “La bilateralità e il sistema delle Scuole edili in particolare, possono attivare percorsi di formazione su queste tematiche non solo per i lavoratori delle costruzioni ma per gli stessi imprenditori. Solo in questo modo, formando, sensibilizzando, informando, incentivando, sarà possibile costruire meglio e rispettando l’ambiente”.

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