INCENTIVI, ALLARME DELLA CISL: "LE RISORSE SONO INSUFFICIENTI"

INCENTIVI, ALLARME DELLA CISL: "LE RISORSE SONO INSUFFICIENTI"

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Sono partiti ieri gli “sconti” su moto, internet a banda larga, elettrodomestici e tutti gli altri settori, che andranno avanti fino all’esaurimento del fondo da 300 milioni varato con il decreto del governo, e comunque non oltre il 31 dicembre. Per accedere alle facilitazioni sarà necessario affidarsi ai venditori, che si faranno carico della verifica della disponibilità delle somme e della prenotazione prevista per l’acquisto del bene. Solo per alcuni prodotti è prevista la rottamazione di un bene già posseduto, mentre per altri non sarà necessaria: nel caso delle moto, per esempio, non è prevista se si acquista un veicolo elettrico o ibrido. Saranno circa un milione le famiglie che, secondo alcuni calcoli del ministero dello Sviluppo economico, godranno dei benefici.
Gli incentivi, importanti per sostenere l’economia, mostrano tuttavia anche “diversi limiti” a partire dalla “insufficiente dotazione di risorse”. È la posizione sostenuta dalla Cisl di fronte alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. Secondo i segretari confederali Maurizio Petriccioli e Luigi Sbarra è infatti probabile che il fondo incentivi esaurisca rapidamente le risorse disponibili, in un arco di tempo fra l’entrata in vigore del decreto e la prima metà dell’anno. “Se ciò dovesse accadere, è necessario – prosegue il sindacato – che il governo preveda un rifinanziamento del provvedimento con risorse aggiuntive e con misure di allargamento ad altri settori e comparti oggi esclusi”. L’obiettivo sarebbe quello di stabilizzare l’impatto positivo sull’andamento delle attività produttive per tutto il 2010. La Cisl lamenta inoltre l’esclusione degli interventi di sostegno al settore bieticolo-saccarifero.
Sulla stessa linea la Uil: se gli incentivi funzionano sarà necessario riaprire il rubinetto delle risorse. Il segretario generale, Luigi Angeletti, ha dato un giudizio “positivo” al dl incentivi, ma ritiene che le risorse previste sono modeste e i tempi non sono davvero sufficienti a stimolare gli investimenti né a far richiamare “la gente dalla cassa integrazione”.
Angeletti, sempre in audizione in commissione Attività produttive e Finanze alla Camera sul dl incentivi, ha affermato che il provvedimento “è positivo per l’idea di sostenere alcuni consumi e di conseguenza i settori in cui l’Italia ha una significativa capacità di produzione. Il vero limite è invece che la quantità di risorse è modesta e questo comporta un rischio, anzi una certezza, la durata nel tempo è troppo limitata”, visto il meccanismo a ‘rubinetto’, cioè che li ottiene chi arriva primo fino ad esaurimento della somma stanziata.
Bankitalia: da incentivi atteso stimolo temporaneo consumi – Gli incentivi possono, in ogni caso rilanciare in parte in consumi, anche se in Francia, per esempio, il meccanismo non ha prodotto gli effetti sperati. “Dal mese di aprile uno stimolo temporaneo ai consumi dovrebbe venire dalle misure di sostegno introdotte dal governo”, evidenzia Bankitalia nel Bollettino Economico facendo presente che “esauritisi gli effetti temporanei degli incentivi fiscali alla rottamazione degli autoveicoli, la spesa per consumi è frenata dall’andamento sfavorevole delle sue principali determinati»” a partire dal calo del reddito delle famiglie e dalle incerte prospettive occupazionali.
Confindustria insoddisfatta – Gli industriali chiedono di estendere la portata dell’intervento. Rivedere la politica degli incentivi al consumo inserendo anche un settore come il mobile-arredamento. È questo l’invito rivolto al governo dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenuta all’inaugurazione del Salone del mobile a Fieramilano. “Chiediamo al governo di rivedere le proprie posizioni – ha affermato – Il tema dell’equilibrio dei conti pubblici è un’esigenza reale ma abbiamo avuto il pacchetto di stimoli più basso tra i Paesi Ocse e in un momento delicato come questo supportare i consumatori per l’acquisto di mobili e altri beni fondamentali può essere un modo intelligente per aiutare i cittadini e le aziende”. “In un Paese – ha proseguito – che per problemi di debito pubblico non ha avuto di fatto un pacchetto di stimolo, i mezzi a disposizione sono pochi e soprattutto sono rimasti fuori alcuni settori fondamentali della nostra economia come il mobile-arredo quindi chiediamo che ci sia un ripensamento e un’attenzione maggiore nei confronti di questo settore”. Marcegaglia ha anche toccato il tema della contraffazione, un problema che tocca questo come altri comparti del made in Italy, annunciando che a inizio luglio faremo una giornata contro la contraffazione, un’iniziativa in cui metteremo assieme tutti settori interessati perchè vogliamo che la guerra alla contraffazione diventi elemento forte.
Ecco, in sintesi, gli incentivi a disposizione.
Motocicli – 12 milioni per il 10% del costo (20% per elettrici e ibridi), fino a 750 euro (1.500 per elettrici e ibridi.
Cucine componibili – 60 milioni per il 10% del costo e fino a 1.000 euro.
Elettrodomestici – 50 milioni per il 20% del costo fino a 130 euro per le lavastoviglie, fino a 80 euro per forni elettrici e piani cottura, fino a 100 euro per cucine a gas, fino a 500 euro per cappe climatizzate, fino a 400 euro per pompe di calore per acqua calda.
Banda larga – 20 milioni di euro per 50 euro per nuove attivazioni ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Le principali compagnie telefoniche hanno già approntato le offerte.
Rimorchi – 8 milioni con due modalità: 1500 euro per acquisto rimorchi categoria O4 con Abs (2000 con ABS+antiribaltamento) e contestuale radiazione rimorchi di più di 15 anni senza ABS; 3000 euro per acquisto semirimorchi categoria O4 con ABS (4000 con ABS+ antiribaltamento) e contestuale radiazione di semirimorchi di più di 15 anni senza ABS.
Macchine agricole e movimento terra – 20 milioni di euro per 10% costo di listino.
Nautica – 20 milioni di euro. Per i motori fuoribordo il 20% del costo fino a 1.000 euro e per gli stampi per scafi da diporto il 50% del prezzo di acquisto fino a 200 mila euro per azienda.
Gru a torre per l’edilizia – 40 milioni di euro per il 20% del costo fino a 30 mila euro.
Efficienza energetica industriale – 10 milioni di euro per il 20% del costo e fino a 40 euro per gli inverter, fino a 50 euro per i motori ad alta efficienza, fino a 100 euro per l’ups e fino a 200 euro per batterie di condensatori.
Immobili ad alta efficienza energetica – 60 milioni di euro con due modalità: 83 euro per metro quadro di superficie utile fino a 5.000 euro e 116 euro per metro quadro di superficie utile fino a 7.000 euro. In questo caso gli incentivi sono già scattati il 6 aprile.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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