“Non ci sono contratti separati ma solo contratti firmati”. Lo ha dichiarato Domenico Pesenti nel suo intervento al Congresso della Fillea-Cgil, in corso a Montesilvano (Pescara). Pesenti ha così replicato ad un passaggio della relazione del segretario generale degli edili Cgil, Walter Schiavella, nel quale si criticava la riforma contrattuale, non firmata dal solo sindacato di Epifani. “Una scelta senza coraggio – ha detto il numero uno della Filca – non è firmare un accordo ma rifiutarsi di farlo. La riforma del modello contrattuale ci aiuta ad affermare il ruolo di un sindacato che non vuole rinunciare ad assumersi le proprie responsabilità”.
Pesenti ha evidenziato il ruolo della bilateralità come “strumento del quale andare fieri. Gli enti paritetici – ha aggiunto – ci danno la forza, come lavoratori e come sindacalisti, nelle trattative con le controparti”. Pesenti ha parlato anche delle elezioni, soffermandosi sul dato relativo all’astensione: “Forti della nostra autonomia – ha detto tra gli applausi della platea Fillea – dobbiamo rilanciare l’interesse dei lavoratori nei confronti della politica. Perché – ha sottolineato – il loro contributo in questo momento è di fondamentale importanza, servono lavoratori nelle istituzioni e in parlamento”.
Il segretario generale della Filca ha risposto a Schiavella sulle polemiche legate ai numeri del tesseramento delle due categorie, dopo lo storico sorpasso della Filca per quanto riguarda l’edilizia: “Non sono innamorato delle sfide sui numeri – ha detto – ma molto interessato ad aumentare il tasso di sindacalizzazione dei lavoratori dei nostri settori”. E ha lanciato una proposta alla Fillea: “Visto che gli unici dati certificati sono quelli delle Casse edili – ha concluso – scambiamoci le informazioni sugli altri settori, cerchiamo di capire chi rappresentiamo”.