La morte di Regio ha destato grande commozione tra i suoi colleghi: “Andrea faceva il tappezziere – ricorda Domenico Colacicco, Rsu dello stabilimento di Iesce2 – assemblava divani su divani, con l’incubo del rispetto delle tabelle produttive. Addirittura rinunciava alla pausa di mezz’ora per stare nei tempi. Otto ore consecutive ad assemblare senza tirare il fiato. Perché se non si sta nei parametri definiti unilateralmente dall’azienda – accusa Colacicco – sei fuori dal ciclo produttivo. Eppure lui era uno di quelli che non aveva nulla da temere, aveva il posto ‘fisso’. Ma evidentemente è stato sopraffatto dalla paura di perdere il lavoro”. Al momento si stanno organizzando iniziative di mobilitazione in tutti gli stabilimenti, ma le Rsu e le organizzazioni sindacali territoriali sono molto prudenti per timore di strumentalizzare la tragica scomparsa di Regio. Il gruppo Natuzzi, dunque, ancora nell’occhio del ciclone. Nell’ottobre scorso fu consegnata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, una accorata lettera nella quale si denunciava l’uso improprio della Cassa integrazione e nel complesso la situazione nell’azienda. Occasione per la consegna fu una visita del Capo dello Stato ad Altamura. Napolitano provvide subito ad informare le direzioni provinciali del lavoro competenti, che si attivarono sulla base delle denunce presenti nella lettera.