Si apre uno spiraglio per i lavoratori della Gdi, fabbrica di cucine di Baragiano, che nello scorso mese di febbraio ha messo in mobilità i suoi cinquanta dipendenti, in stato di agitazione per il mancato pagamento di numerose mensilità arretrate. Questa mattina si è tenuto un primo confronto presso la task-force tra azienda e sindacati per individuare un possibile sbocco alla vertenza. Al vertice hanno partecipato anche i rappresentanti di un’azienda del nord, la Sistema Cucine, che, secondo quanto riferito dal segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, si è dichiarata disponibile a rilevare lo stabilimento e avrebbe già assunto una quindicina di lavoratori per la ripresa della produzione. La nuova società chiede però garanzie sulla possibilità di acquisire il sito, sottoposto a curatela fallimentare.
Dalla Regione Basilicata è arrivata la disponibilità, riferisce sempre La Torre, ad attivare il percorso previsto dal bando per la reindustrializzazione dei siti dismessi. Cauto il giudizio dei sindacati. Per La Torre, della Filca Cisl, “in assenza di un piano industriale strutturato e di un programma di rientro delle maestranze licenziate, non è possibile esprimere alcun giudizio di merito. Al momento – prosegue La Torre – c’è una dichiarazione d’intenti e poco più, mentre una cinquantina di lavoratori è stata messa alla porta senza nemmeno valutare la possibilità di accedere alla cassa integrazione”. I sindacati hanno chiesto la convocazione di un nuovo incontro in azienda per martedì prossimo.
