Ridurre al minimo gli infortuni nei cantieri edili, contrastare l’irregolarità ed il lavoro nero ed alzare uno scudo alle infiltrazioni della criminalità. Questi i punti qualificanti del ”protocollo d’intesa per la sicurezza e regolarità nei cantieri edili della provincia di Torino”, siglato in Prefettura dal prefetto Paolo Padoin e dai rappresentanti di Comune, Provincia, Regione, dei sindacati confederali e degli edili, delle associazioni imprenditoriali, degli Enti previdenziali e di ordini professionali.
Il documento prende in esame i temi della sicurezza sul lavoro, della prevenzione degli infortuni (praticata attraverso la formazione certificata dei lavoratori), la formazione, il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) senza il quale non è possibile lavorare nei cantieri pubblici e privati, le modalità di aggiudicazione delle gare, che superando il concetto del massimo ribasso, escluderanno le offerte anomale. Il protocollo d’intesa prevede anche la condivisione dei dati a disposizione di istituzioni, organi ispettivi e sindacati per ottenere un quadro preciso delle varie realtà; il contrasto all’irregolarità, con l’obbligo di conservare, sul luogo di lavoro tutti i documenti utili per certificare chi è occupato nei singoli cantieri; il contrasto al caporalato e al lavoro nero, attraverso clausole per tutelare i lavoratori più deboli.
”Questa – ha sottolineato nel suo intervento in Prefettura il segretario generale della Filca di Torino, Antonio Castaldo – è una giornata storica per i lavoratori dell’edilizia. Si tratta certo di un momento solenne, ma anche e soprattutto di festa per le persone che rappresentiamo. Quando le parti sociali, i soggetti economici e le istituzioni si mettono insieme per affrontare e risolvere i problemi della sicurezza e legalità nei cantieri, si può arrivare anche a scalare le montagne. Ma si può e si deve fare ancora di più. Questa firma rappresenta solo l’inizio di un percorso che al centro deve avere la tutela e la difesa dei lavoratori. Basta infortuni. Basta incidenti mortali nei cantieri”.
Con l’accordo, alla cui firma si è arrivati dopo mesi di trattative, si è voluto ricordare la memoria di Bogdan Mihnlcea, giovane operaio romeno di 24 anni che perse la vita proprio per un infortunio sul lavoro. ”L’esempio torinese, insieme a quello biellese, dove è attivo da anni un efficiente osservatorio – ha affermato il segretario generale della Filca Piemonte, Piero Donnola, anch’egli presente al momento della firma ufficiale – va esteso a tutte le altre realtà della regione. L’intesa non ha solo una valenza simbolica, ma rappresenta un vero antidoto alla lotta al lavoro irregolare ed un utile ed insostituibile strumento per la sicurezza nei cantieri”.
Parole di apprezzamento sull’intesa, che sarà allegata ai contratti di assegnazione degli appalti da parte dei committenti pubblici, sono arrivate dal prefetto di Torino, Paolo Padoin, e dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. ”Si tratta di un documento importante – hanno commentato – che speriamo sia di buono auspicio per l’apertura dei cantieri Tav in Valsusa”. ”Questo protocollo – ha concluso il segretario della Filca di Torino, Castaldo – oltre ad essere primo passo concreto per tutelare la salute dei lavoratori e garantire regolarità e trasparenza nei cantieri edili della provincia, segna una svolta nella storia delle relazioni sindacali in provincia”.