Intensificare l’attenzione, l’azione e la cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro in un’ottica di prevenzione: questo il messaggio lanciato dalla conferenza stampa del Patronato Inas, Cisl, Filca e Femca Umbria, tenuta presso la sala conferenze stampa della Cisl di Perugia.
Un focus analitico – anche grazie all’ausilio di una proiezione e alla distribuzione di un cd video di approfondimento – sui rischi alla salute derivanti dal contatto con la silice libera cristallina, minerale presente nella terra. A prendere la parola il segretario regionale Cisl Umbria Claudio Ricciarelli, il responsabile Inas Umbria Marcello Barni, il segretario generale regionale Filca Cisl Umbria Osvaldo Cecconi e il segretario generale regionale Femca Cisl Francesca Rossi. Presente all’incontro di approfondimento il Rappresentante territoriale dei lavoratori alla sicurezza (Rlst) per l’edilizia Mario Paolini.
“La Cisl non intende lanciare allarmismi – hanno chiarito i segretari – ma l’intenzione è quella di sensibilizzare sulla questione gli imprenditori e di informare i circa 6 mila lavoratori umbri interessati dalla silice libera cristallina. In Umbria ogni anno muoiono di malattie tumorali oltre 3 mila persone e, in base a quanto affermato da recenti ricerche di settore, circa il 5 per cento di questi decessi scaturisce da dirette conseguenze con l’attività professionale svolta. In altre parole – hanno puntualizzato – circa 150 sono i lavoratori e le lavoratrici che ogni anno trovano la morte a causa dell’ambiente non idoneo nel quale sono state costrette a svolgere la propria mansione”.