“Esprimiamo soddisfazione ma anche preoccupazione per la conferma in Cassazione delle condanne del processo ‘Perfido’. La sentenza è un monito per tutti: non si può nascondere la testa sotto la sabbia, bisogna agire uniti per affermare la legalità nel lavoro nel territorio”. Lo dichiara Salvatore Teresi, segretario generale della Filca-Cisl Trentino. “La Filca, che si è costituita parte civile nel processo, da subito è scesa in campo a tutela del lavoro sano, a tutela dei tanti lavoratori impegnati nel settore del porfido. La sentenza è la conferma che anche il territorio del Trentino non è esente da questi fenomeni, che inquinano il tessuto sano delle imprese, alterano il mercato e hanno conseguenze negative anche sui lavoratori. Serve l’impegno costante di tutti i protagonisti, di tutte le parti sane della società, che in sinergia devono mettere in campo azioni utili a debellare questa piaga. Le nostre preoccupazioni – sottolinea il sindacalista – vanno anche sugli investimenti del Pnrr, che sono da monitorare perché rappresentano un’attrattiva per le mafie.
Un nuovo protocollo sugli appalti in Trentino è necessario, quello attuale è ormai datato. Come Filca Trentino continueremo nel nostro impegno sindacale a tutela dei lavoratori che rappresentiamo”, conclude Teresi.