“A distanza di un anno dalla drammatica frana di Ischia, che provocò la morte di 12 persone, c’è ancora tantissimo da fare, ci sono ferite ancora aperte. Noi continuiamo a ribadire che la messa in sicurezza del territorio è una delle priorità del Paese: in tutta Italia ci sono milioni di persone che vivono in zone a rischio, tantissime delle quali in Campania, ed è dovere delle istituzioni provvedere alla loro incolumità, per evitare una tragedia come quella del 26 novembre del 2022”. Lo dichiara Ottavio De Luca, segretario nazionale della Filca e reggente della Filca-Cisl Campania. “Per ridurre a zero il rischio idrogeologico – spiega De Luca – servono ancora numerosi interventi e quindi risorse importanti. E se è vero che nell’isola tanti cantieri sono stati avviati, è anche vero che bisogna avviarne tanti altri, perché Ischia è a rischio e dobbiamo evitare altri drammi. La Campania ha pagato un prezzo altissimo a causa del dissesto idrogeologico, basti ricordare Sarno nel 1998 e Salerno nel 1954. Il cambiamento climatico non fa che aumentare i rischi, vista l’intensità e la violenza delle piogge. Non possiamo aspettare altre tragedia ma giocare di prevenzione: bisogna stanziare risorse importanti e avviare tutti gli interventi utili a mettere in sicurezza la Campania e tutto il Paese, conclude De Luca.