RIFORMA FISCALE, RIPARTE IL CONFRONTO POLITICO

RIFORMA FISCALE, RIPARTE IL CONFRONTO POLITICO

Le priorità per il 2010 non collimano. Ma sulle riforme, maggioranza e opposizione potrebbero ripartire dal fisco. Condivisa sembra infatti l’idea di mettere ordine nel sistema italiano, vecchio di anni.E
che, come sottolinea Raffaele Bonanni, ha ormai fallito. Certo, il percorso è tutto da decifrare. L’onere della proposta spetta al centrodestra, all’interno del quale coabitano diversi orientamenti.
Per forza di cose il Più autorevole è quello del ministro dell’Economa Tremonti, che frena quanti vorrebbero imprimere un’accelerazione alla politica economica dell’Esecutivo. Tagliare le tasse – avverte – è un’ambizione che sicuramente rientra nel programma di Governo ma che potrà essere soddisfatta nei tempi medio-lunghi della legislatura. Ma nel Pdl c’è chi chiede un cambio di passo: alleggerire il peso del fisco sulle imprese ma anche sulle famiglie viene infatti ritenuta una strada percorribile.
Per il Pd l’agenda del nuovo anno vede nell’ordine: disoccupazione, scuola e fisco per i redditi da lavoro e impresa. Bersani chiede al Governo di portare in Parlamento ipotesi di riforma. Una disponibilità al confronto che in parte risponde all’invito al dialogo rilanciato dal sottosegretario Paolo Bonaiuti, e  che è condivisa dall’Udc. In parte, perché il Partito democratico vincola il confronto alla rinuncia da parte di Berlusconi di leggi ad personam. ”Guardiamoci in giro – afferma Bersani – , nel mondo l’agenda della ripresa dei lavori è centrata in Usa su sanità, lavoro e green economy, in Germania sul carico fiscale e le imprese, in Francia su disoccupazione ed esclusione sociale, in Spagna il calendario di Zapatero parla di dialogo sociale e occupazione, in Gran Bretagna si discute di fisco per lavoro e imprese e di clima, cioè green economy: possibile che da noi si discuta solo di processo breve?”.
Il rischio vero è che per le riforme, comprese quelle istituzionali, si possa fare sul serio solo dopo le elezioni regionali di fine marzo. Una battaglia che si sta giocando in queste settimane all’interno degli schieramenti con molti nodi  ncora irrisolti. Per il Pdl i rebus si chiamano Campania e Calabria. Per il Pd Puglia e soprattutto Lazio.Dove la candidatura di Bonino per i radicali sta scompigliando i già precari equilibri.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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