“Gli infortuni sul lavoro continuano a rappresentare un dramma per il nostro Paese, e i cantieri continuano a costituire uno dei luoghi più rischiosi, con una vittima ogni due giorni. Anche oggi piangiamo due vittime per un incidente che sicuramente si poteva evitare, e che allunga in modo drammatico la lunga lista di vittime sul lavoro. I due operai deceduti sarebbero stati travolti dalle macerie durante operazioni di scavo in un cantiere di Monopoli, in provincia di Bari. Una fine terribile. Siamo vicini al dolore dei familiari e ai colleghi delle vittime, che sembra abbiano scavato a mani nude nella speranza, purtroppo vana, di trarli in salvo”. Lo ha dichiarato Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl.
“Recentemente abbiamo lanciato una nuova proposta, per una più forte cultura della sicurezza: la costituzione di una figura istituzionale che non abbia direttamente compiti repressivi, e che visiti i cantieri garantendo una presenza concreta e diffusa e creando così le condizioni per avviare il circolo virtuoso della sicurezza sul lavoro. Per fare questo – spiega Pelle – bisogna assumere tecnici ad hoc come ingegneri, architetti e geometri che promuovano sicurezza e collaborino con tutte le figure previste dalla legge in questo delicato compito. Questa attribuzione di ruolo in ambito di prevenzione – ha sottolineato il sindacalista cislino – rappresenterebbe il segno tangibile di un impegno in prima linea dello Stato per prevenire gli infortuni in edilizia, un settore che conserva il triste primato delle vittime sul lavoro, e allo stesso tempo contribuirà a ridurre i costi sociali della sicurezza, che ammontano a decine di miliardi all’anno.
Altri strumenti che possono dare un contributo in questa battaglia di civiltà sono la formazione a tutti i livelli e gli investimenti per sviluppare tecnologie e innovazioni per la sicurezza nei cantieri. Questi interventi, se attuati – ha concluso Pelle – possono far compiere un salto qualitativo al settore delle costruzioni per renderlo moderno, sostenibile, sicuro”.