Codice Appalti, Pelle: “Bene approvazione in CdM, ma ora interventi per migliorare il testo”

Codice Appalti, Pelle: “Bene approvazione in CdM, ma ora interventi per migliorare il testo”

“L’approvazione del nuovo Codice degli Appalti da parte del Governo è una buona notizia: nel complesso l’impostazione del nuovo codice valorizza l’interesse primario alla realizzazione dell’opera in tempi congrui. Ora seguiremo con attenzione il percorso di conversione in legge, per rivendicare ulteriori miglioramenti”. Lo ha dichiarato Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl, dopo l’approvazione del testo in Consiglio dei Ministri.

“Il testo – spiega Pelle – che ora dovrà passare al vaglio del Parlamento, ha l’evidente scopo di fornire un corpo unico, direttamente attuativo, grazie in particolare ai suoi 35 allegati. L’impianto normativo in molte sue disposizioni è apprezzabile e condivisibile: penso ai chiarimenti in merito all’intervento sostitutivo delle Stazioni Appaltanti nei casi di inadempienza contributiva e retributiva delle imprese affidatarie (art. 11), al calcolo totale degli importi anche in caso di suddivisione in lotti nella realizzazione di un’opera (art. 14), allo scorporo dei costi della manodopera e della sicurezza dal ribasso (art. 41).

Nel Codice – prosegue – rimangono fermi quei principi positivi sui contratti per tutta la catena dell’appalto, con il riferimento all’applicazione dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, sul mantenimento delle stesse condizioni di lavoro in caso di subappalto, sulla prevalenza dell’opera e sulla non cessione integrale del contratto. Inoltre si conferma la centralità dell’azione del sistema bilaterale edile nella certificazione contributiva, Durc, e nel calcolo della congruità della manodopera nell’esecuzione di un lavoro. Noi – sottolinea Pelle – crediamo che sia ancora possibile rafforzare la digitalizzazione, strumento di semplificazione e trasparenza, e chiediamo il riferimento alla stesura di un Bando Tipo per Lavori correlato anche da un Contratto Tipo per tutti gli affidamenti, che potrebbe essere l’occasione per ampliare quei processi di digitalizzazione già messi in atto, anche attraverso il dialogo sociale con le parti interessate. Inoltre riteniamo importante il riferimento alle clausole sulla revisione dei prezzi, fondamentali per evitare di paralizzare il tessuto produttivo.

Sul tema abbiamo proposto una soluzione digitale, con l’introduzione di sistemi per aggiornamenti periodici dei prezzi, attraverso una sorta di paniere di beni fondamentali. L’allineamento del Codice con la normativa europea in materia di subappalto e subaffidamento – aggiunge il segretario generale della Filca – merita un’attenzione particolare: siamo impegnati per modificarla anche a livello comunitario, ma sul tema è positivo che il Codice affidi una valutazione alle stazioni appaltanti. Dopo tanti anni di lavori in deroga rispetto alle norme sugli appalti, possiamo affermare che quando entrerà in vigore, questo nuovo Codice avrà finalmente i presupposti per poter essere applicato concretamente”, ha concluso Pelle.

 

 

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