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Bergamo, rinnovato il contratto provinciale dell’edilizia

Bergamo, rinnovato il contratto provinciale dell’edilizia

Ance Bergamo e le Organizzazioni sindacali territoriali del settore edile FENEAL UIL Bergamo Monza e Brianza, FILCA CISL Bergamo e FILLEA CGIL di Bergamo hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo provinciale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili ed affini di natura industriale.

L’accordo interessa circa 8.500 addetti dell’edilizia bergamasca e 900 imprese iscritte alla Cassa Edile di Bergamo. In sintesi ottimizza alcune aliquote di contribuzione alla Cassa Edile, con una riduzione del costo complessivo a carico delle imprese, e supporta concretamente i lavoratori del comparto industriale, e le loro famiglie, riconoscendo aumenti salariali.

Sono stati concordati un aumento delle indennità di mensa e trasporto per far fronte ai rincari registrati, pari a 1,35 € al giorno; l’erogazione da parte della Cassa Edile di una premialità, di importo massimo pari a € 100; il pagamento dell’Elemento variabile della retribuzione (Evr), definito in base all’andamento del settore, che per l’operaio specializzato ammonta a € 31,14 mensili e che aumenterà a € 44,98 nel secondo semestre 2023.

Le imprese beneficeranno di un’importante riduzione della contribuzione Cassa Edile, pari all’1,30% rispetto all’anno scorso, e della possibilità di aderire gratuitamente al servizio di sorveglianza sanitaria offerto dalla Scuola Edile di Bergamo, che è stato potenziato con l’obiettivo di prestare sempre maggiore attenzione al tema della sicurezza, in attesa dell’attuazione delle riforme in tema di formazione e professionalità introdotte dal contratto nazionale. È stata infine disciplinata la reperibilità dei lavoratori per lo svolgimento di interventi al di fuori del normale orario di lavoro.

Specifici incentivi sono destinati all’attrattività del settore, per l’inserimento di nuovi giovani assunti dalle imprese edili bergamasche e per l’aggiornamento e il potenziamento delle assistenze a favore di tutti i lavoratori e delle loro famiglie.

È un buon risultato frutto di una trattativa impegnativa – sottolinea la presidente di Ance Bergamo, Vanessa Pesenti –. Si tratta di un contratto che, unitamente agli aumenti previsti da quello nazionale la scorsa primavera, adegua le retribuzioni dei lavoratori al maggior costo della vita, senza gravare eccessivamente sulle imprese che devono far fronte ai continui aumenti dei costi energetici e delle materie prime. Questo è stato possibile grazie alla riduzione delle contribuzioni a carico delle imprese e all’utilizzo di risorse accantonate presso la nostra Cassa Edile, grazie all’attenta gestione degli amministratori. È inoltre previsto lo stanziamento di risorse dedicate all’inserimento di nuovi addetti nel nostro settore. In questo modo abbiamo cercato di dare una risposta concreta alla continua richiesta di addetti da parte delle nostre imprese, che oggi sono chiamate a giocare un ruolo essenziale nella realizzazione degli interventi previsti dal PNRR”.

Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – commentano Giuseppe Mancin, Simone Alloni e Luciana Fratus, segretari generali delle organizzazioni sindacali del settore –,  la capacità di tutte le Parti nel tenere aperto il confronto, seppure inizialmente ci siano state differenti priorità negli elementi da contrattare, è stato il punto qualificante di questo accordo che pone le condizioni affinché il settore delle costruzioni, oggi in forte espansione, possa anche nei prossimi anni continuare a trainare l’economia e l’occupazione.

Si tratta del giusto riconoscimento all’impegno dei lavoratori che interviene quando la preoccupazione per l’aumento del caro vita è evidente. La priorità adesso è quella di formulare il nuovo regolamento assistenze per i lavoratori, aggiornando i parametri di quelle già esistenti e costituendone di nuove mirate ai bisogni nati in questi ultimi anni.

Il contratto collettivo provinciale edile, insieme a quello nazionale, conferma la Contrattazione come elemento principe che dà al settore sviluppo e dignità, valorizzando il sistema della bilateralità che lo contraddistingue da ormai parecchi decenni”.

 

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