“Il crollo avvenuto a Cagliari, che solo per un caso non si è trasformato in una tragedia immane, riporta l’attenzione sullo stato degli immobili pubblici e sulla loro vetustà. Noi continuiamo a ripetere che la manutenzione degli immobili è indispensabile e che la qualità del costruito deve continuare a essere l’elemento principale e premiante di ogni costruzione, a maggior ragione di immobili che ospitano scuole, università, ospedali”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, commentando il cedimento dell’aula magna dell’Università di Cagliari.
“Il XX Rapporto ‘Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola’, presentato poche settimane fa da Cittadinanzattiva, parla chiaro: il 42% delle nostre scuole, pari a 16.794 edifici, è stato costruito prima del 1976. Di un ulteriore quarto non si conosce invece la data di costruzione, mentre il 58% delle scuole non è in possesso del certificato di agibilità statica e oltre il 40% è privo del collaudo statico. Nelle nostre scuole – aggiunge il segretario generale della Filca – si verifica un crollo ogni 4 giorni: si tratta di episodi più o meno gravi che provocano il ferimento di alunni e personale scolastico, danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica e disagi agli studenti e alle loro famiglie. Le università non fanno eccezione, così come la maggior parte degli edifici pubblici, che hanno urgente bisogno di interventi per garantirne la sicurezza e la modernità e per migliorarne le prestazioni energetiche. Il nuovo governo e il nuovo ministro delle Infrastrutture – conclude Pelle – dovranno necessariamente occuparsi di questa vera emergenza nazionale, che interessa tutta la collettività e impone interventi celeri e drastici”.