Situazione risolta per i 150 lavoratori della Grande Arredo, azienda del legno di San Zenone degli Ezzelini, in provincia di Treviso, che attendevano ormai da mesi stipendi che sembravano non arrivare mai. ”La situazione è molto delicata – spiega Stefano Brunetta, segretario generale Filca Cisl Treviso – e parte dal mese di aprile, quando l’azienda, per la prima volta, non ha saldato gli stipendi. La questione si è poi protratta fino all’estate con i lavoratori che dicevano di dare fiducia all’azienda e la dirigenza che chiedeva tempo per affrontare e poter passare indenne un periodo di crisi”.
A giugno però, erano già molti i lavoratori che iniziavano a trovarsi in difficoltà economiche. La Filca Cisl cominciava così a mettere un po’ di pressione all’azienda e quest’ultima, dal canto suo, parlando con le Rsu dichiarava il momento complicato e chiedeva altro tempo assicurando che tutto si sarebbe risolto nel mese di luglio con il pagamento degli arretrati. In realtà dopo la pausa estiva di agosto non erano ancora stati saldati gli stipendi. ”A quel punto abbiamo deciso che era giunto il momento di dire basta – prosegue Brunetta – e abbiamo iniziato un’assemblea permanente e l’occupazione della fabbrica con l’arresto di tutte le linee produttive dall’inizio di settembre. Noi eravamo sempre più preoccupati per i lavoratori che si trovavano in credito di 4-5 mesi. Le informazioni che ci arrivavano sulla salute della Grande Arredo, poi, parlavano di difficoltà economiche e problemi con le banche che rifiutavano ulteriori finanziamenti”.
La situazione si è sbloccata quando associazione industriali, una banca, sindacati e un avvocato hanno messo assieme un concordato che permettesse di arrivare ad una soluzione prima della sentenza di fallimento. ”Così a metà settembre è stato redatto un accordo di programma – spiega ancora il segretario della Filca trevigiana – che prevedeva che tre delle sei mensilità arretrate sarebbero state anticipate dalla stessa banca a cui i lavoratori avevano ceduto il credito vantato nei confronti dell’azienda. Gli stipendi restanti verranno poi pagati quando si arriverà alla messa in atto del concordato”. Si attendeva così l’ammissione da parte del Tribunale di Treviso che ne ha dato il via libera proprio ieri ed ha quindi fatto anche rientrare la protesta annunciata per oggi dai lavoratori.
”Ringraziamo il Tribunale di Treviso per la velocità con cui ha sopperito ad una grave mancanza dell’ azienda – spiega Salvatore Federico, segretario generale Filca-Cisl Veneto -. Questo permette adesso ai lavoratori di ricevere quanto meno le mensilità arretrate, che è la cosa che più interessava a tutti noi”. Questo pomeriggio, intanto, le organizzazioni sindacali incontreranno la Provincia di Treviso per la firma della cassa integrazione straordinaria per 120 dipendenti su 150 perchè 30 sono già stati assorbiti da un’altra società; con la possibilità poi di accedere alla mobilità. Lunedì prossimo, 9 novembre, infine, la Filca terrà un’assemblea in azienda in cui verranno spiegati a tutti i lavoratori i dettagli sul futuro di questa importante realtà.