Operai edili al lavoro
“La sicurezza non è di parte. Non ha colori. Ma è un patrimonio culturale che deve appartenere a tutti, è cartina di tornasole del grado di civiltà e maturità di una società, delle sue istituzioni e del suo sistema di impresa, è condizione irrinunciabile ed imprescindibile del lavoro e della sua qualità. Per questo vogliamo rimette al centro il tema del diritto dei lavoratori alla salute ed alla sicurezza, chiedendo a tutti i soggetti, a cominciare dalle istituzioni e dalle imprese, di concorrere ad un comune e concreto impegno – ciascuno per le proprie funzione e responsabilità – per garantire questo diritto.”
E’ quanto hanno affermato oggi Giuseppe Moretti, Domenico Pesenti e Walter Schiavella, segretari generali di Feneal – Uil, Filca – Cisl, Fillea – Cgil, nell’Assemblea Nazionale svoltasi all’Hotel Universo di Roma nel corso della quale è stato presentato il MANIFESTO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.
Si tratta di una vera e propria piattaforma “di riferimento per l’azione sindacale, concentrata nei settori di riferimento delle tre organizzazioni, e quindi edilizia, cemento, legno, laterizi e manufatti in cemento. Diminuire gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, gli incidenti mortali e aumentare il livello di salute e sicurezza, garantire un lavoro sicuro, sano e regolare: sono obiettivi possibili, solo se si lavora secondo direttrici comuni e con l’impegno e la volontà di tutte le parti in causa, istituzioni, imprese e sindacati.”
Articolato in 18 punti, il Manifesto pone al centro l’indissolubile legame tra qualità, sicurezza, legalità e la certezza delle regole “da una parte quelle per l’accesso all’esercizio imprenditoriale, attraverso la definizione dei criteri tecnico-professionali necessari all’idoneità dell’impresa. Imprenditori non si nasce ma si diventa” ha affermato nel corso dell’Assemblea Giuseppe Moretti, Feneal Uil “questo lo sanno bene anche le Associazioni imprenditoriali e tutti gli attori della filiera delle costruzioni, con cui lo scorso 5 marzo abbiamo sottoscritto un Protocollo d’intesa che va nella direzione di valorizzare la qualità dell’impresa e del lavoro, attraverso introduzione di vincoli precisi, come la Patente a punti, il Durc per congruità, un sistema premiale per la partecipazione agli appalti, il superamento del massimo ribasso.”
Dall’altra parte le regole della sicurezza nei luoghi di lavoro “occorre far crescere una cultura della sicurezza, a partire dalla formazione professionale, nelle scuole e nelle facoltà che preparano le figure professionali inerenti il ciclo produttivo delle costruzioni, occorre rafforzare i sistemi di controllo e dei sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, e soprattutto occorre dare piena attuazione al Testo Unico sulla Sicurezza” ha sottolineato Domenico Pesenti, Filca Cisl, auspicando “un impegno comune di Governo e parti sociali, poiché l’attuazione del d. lgs n. 81 è un preciso segnale nei confronti di chi, per affrontare la crisi produttiva del settore, per essere più competitivo potrebbe ricorrere all’abbassamento dei livelli di tutela del lavoro e della sicurezza, con una distorsione del mercato a danno delle imprese sane.”
Patente a punti nell’accesso alla professione imprenditoriale, consolidamento dell’esperienza del Durc integrandola con la Congruità, superamento delle gare al massimo ribasso, rafforzamento del sistema della rappresentanza dei lavoratori, formazione, interventi specifici per i lavoratori migranti impegnati nel settore, tesserino di riconoscimento anche per i lavoratori autonomi presenti nei cantieri, estensione della contrattazione d’anticipo, introduzione di meccanismi premiali per le imprese virtuose, rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio, sorveglianza sanitaria con l’introduzione di specifici protocolli legati alle differenti lavorazioni, di una attività di informazione e formazione sui rischi di malattie professionali e conoscenze delle sostanze nocive.
Questi in sintesi i punti salienti della proposta che parte dall’Assemblea di Roma, mittente Feneal – Filca – Fillea, destinatari Governo e associazioni datoriali. “Da mesi su questi temi e su come affrontare la grave crisi del settore, tutta la filiera della costruzioni si è confrontata ed ha condiviso un percorso proficuo, ratificato dagli Stati Generali del 14 aprile” ha ricordato Walter Schiavella, Fillea – Cgil nelle sue conclusioni “in quell’occasione abbiamo sollecitato il Governo ad aprire un confronto con sindacati e associazioni imprenditoriali sui temi del rilancio dell’edilizia , della qualità, della sicurezza, della legalità, della sostenibilità ambientale e sociale. Nonostante le promesse, dal Governo non abbiamo ancora ricevuto alcuna convocazione, né siamo stati coinvolti nella discussione del piano per l’edilizia e del Testo Unico sulla sicurezza.”