Castellaneta Marina (Taranto), 29-4-2009
Il segretario della Cisl: “In Abruzzo trasparenza nella ricostruzione”
Una ”cintura sanitaria” intorno alla ricostruzione dell’Abruzzo affinché solo alle imprese trasparenti e regolari che rispettano le norme di sicurezza siano affidati gli appalti per rimettere in piedi il territorio. Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori del Congresso della Filca nazionale, lancia un appello importante alla categoria che sarà impegnata in primis nella ricostruzione dei nuovi edifici.
”E’ necessario – afferma Bonanni – fare una vera e propria selezione a monte delle imprese più idonee per liberare il settore da una serie di imprenditori incompetenti che mirando solo al profitto risparmiano sia sui materiali sia sulle norme della sicurezza”. Bonanni chiede all’Esecutivo di partecipare alla predisposizione di un progetto di costruzione di case antisismiche che ponga le fondamenta sul risparmio energetico. E continua: ”Ci impegneremo nei confronti del Governo come abbiamo sempre fatto perché ciò avvenga. La prima nostra richiesta è stata il taglio delle tasse nei confronti di quei lavoratori e d tori di lavoro colpiti dal terremoto e le nostre istanze sono state accolte”.
Bonanni è fermo nelle parole e deciso nei fatti e risponde a tono alle provocazioni di Epifani: ”Noi non siamo tra coloro che si soddisfano a parlar male del Governo a priori o solo per posizione presa,masiamo tra coloro che guardano ai risultati ottenuti. Purtroppo l’agitazione di Epifani porta solo ad accrescere il consenso al Governo”. Di fronte ad una platea di circa 750 delegati, il segretario generale della Cisl ha poi sviscerato le priorità per un Paese che deve fare i conti con una crisi che ha portato un calo occupazionale consistente. In particolare nel settore dell’edilizia si è verificata una riduzione delle ore lavorate del 26% nel gennaio 2009 rispetto all’anno precedente e oggi le stime parlano di 250 mila lavoratori edili a rischio licenziamento.
Tanti gli argomenti sui quali Bonanni sollecita impegni importanti, tra cui: infrastrutture, energia, ambiente e scuola. ”Il problema – afferma – è che i vari livelli istituzionali non sanno cooperare e le risorse disponibili nella maggior parte delle volte rimangono ferme”. Ecco perché la Cisl sollecita l’Esecutivo a fare sinergia con le Regioni e le istituzioni locali. Alle Regioni, in particolare, Bonanni chiede di predisporre accordi col Governo perché è l’unico modo per ottenere investimenti rapidi. Ma la battaglia della Cisl è anche quella di aprire dei tavoli per monitorare singolarmente i lavori infrastrutturali, opera per opera, e verificare a che punto si bloccano e perché.
Non mancano critiche al Governo che in un momento di crisi così acuta ”non ha ancora avanzato un progetto chiaro per uscire dalle difficoltà”. Per Bonanni è necessario investire sulle politiche fiscali e ”scegliere il tipo di produzione sostenendo le aziende che rimangono in Italia e puntano all’innovazione e alle nuove tecnologie fabbricando prodotti di nicchia”. Il tutto incentrato sul valore della democrazia economica che si esercita attraverso la responsabilità, che per il sindacato si traduce ne sottoscrivere contratti partecipativi.
Concludendo i lavori della giornata, Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl, ribadisce l’importanza dei finanziamenti che arriveranno per la ricostruzione delle zone terremotate, che potranno dare un impulso allo sviluppo del settore solo se tutto ciò avverrà attraverso una gestione responsabile delle risorse e un affidamento dei lavori ad imprese regolari. ”E’ importante – sottolinea Pesenti – superare il criterio di aggiudicazione al massimo ribasso per passare a quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Ormai lo affermiamo da anni, ma restiamo inascoltati. Ora che sono maggiormente evidenti i danni provocati dal metodo del massimo ribasso – continua – dobbiamo cercare alleanze (imprenditori, associazioni, stazioni appaltanti) per convincere la politica a legiferare in tal senso”.