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AZIENDA E TERRITORIO INSIEME PER UN II LIVELLO PIU’ INTEGRATO

AZIENDA E TERRITORIO INSIEME PER UN II LIVELLO PIU’ INTEGRATO

Legnago (Verona)
“Un secondo livello di contrattazione certo a tutti i lavoratori intrecciando l’esperienza della contrattazione aziendale con quella del territorio”. Ha chiuso così Domenico Pesenti, segretario generale Filca nazionale, il workshop “La contrattazione di secondo livello” che si è svolto a Legnago. Si è trattato di una tre giorni che ha visto la partecipazione di 150 tra dirigenti e delegati provenienti da tutta Italia che hanno partecipato ad una dibattito su quello che, dopo la chiusura di tutti i contatti nazionale, deve essere l’obiettivo per questo fine 2008: una contrattazione di secondo livello per tutti. Al centro dell’attenzione quindi gli oltre 600 mila lavoratori suddivisi in: legno 500mila, laterizi 65mila, lapidei 35mila e cemento 15mila.
I lavori si sono aperti giovedì pomeriggio con l’intervento di Maria Luisa Venuta, coordinatrice Centro ricerche per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Lombardia, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Sono molteplici le certificazioni ambientali sia obbligatorie che volontarie cui le aziende decidono di aderire – ha spiegato -. Penso ad esempio all’Iso 14000, ad Emas o alla Ippc. Sono molte le imprese che hanno deciso già dagli anni ’70, di puntare la loro attenzione oltre che sul loro sviluppo, anche sulla salute e sull’ambiente facendo diventare in particolare quest’ultimo, elemento chiave della propria attività. Questo permette loro di ottenere molteplici vantaggi anche a livello economico”. Tutto questo, per la Filca, deve adesso entrare a far parte della contrattazione di secondo livello in cui oltre ai benefici economici legati alla produttività sia presente anche il tema della responsabilità sociale.
“Certificazione, sicurezza, ambiente devono entrare a far parte della cultura e delle prassi all’interno dei luoghi di lavoro” ha spiegato Paolo Acciai, segretario nazionale Filca introducendo anche i lavori della tavola rotonda di venerdì che ha visto la partecipazione anche del Vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti e dell’imprenditore trevigiano Massimo Dalla Betta. “Per noi è importante rafforzare questi settori della Filca più simili all’industria tradizionale – ha proseguito Pesenti – perché intrecciando le esperienze si possano costruire proposte che possano rispondere alle esigenze dell’industria per oggi e per il futuro. E’ fondamentale poi recuperare l’esperienza della bilateralità per sostenere la contrattazione nelle piccole aziende, strumento utile anche per le relazioni sindacali in quelle medio grandi. Dobbiamo puntare a dare un livello certo di contrattazione. Secondo livello per la Cisl non può essere solo economico, ma anche permettere maggiore partecipazione dei lavoratori agli obiettivi dell’azienda. In questo senso è importante il confronto aperto sulla responsabilità sciale d’impresa che recupera l’esperienza della contrattazione sociale del passato facendola diventare stimolo per l’integrazione dell’impresa con i bisogni dei lavoratori e del territorio su cui opera”.
Monica Borga

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