Puglia, numero verde della Filca contro il lavoro irregolare e l’evasione contributiva

Puglia, numero verde della Filca contro il lavoro irregolare e l’evasione contributiva

Taranto
Chiamando il numero verde 800046760 della Filca regionale è possibile inoltrare, in forma anonima, segnalazioni sulla propria situazione di illegalità assicurativa, contrattuale e di pericolo.
“I fenomeni del lavoro nero e sommerso e della carenza di sicurezza sono più gravi di quanto si pensi e il settore delle costruzioni è sicuramente tra i più esposti”. E’ stata implacabile l’analisi di Emilio Di Conza, leader Filca Cisl di Puglia (13.111 associati nel 2007, +4,1% rispetto all’anno prima) introducendo i lavori del Consiglio generale regionale della Federazione, presso il Centro convegni di S. Basilio a Mottola (Ta), presieduto da Vincenzo Balestra, segretario generale della Ust Cisl ionica, al quale ha partecipato anche Paolo Cicerone, segretario organizzativo della Usr Cisl. L’ultimo rapporto Svimez ha quantificato in circa tre milioni e seicento mila i lavoratori irregolari in Italia; particolarmente nel Mezzogiorno, in edilizia, detto tasso coinvolge il 27.5% della forza-lavoro, con punte che sfiorano il 35%.
“Insomma, un lavoratore su tre, qui da noi, è irregolare – ha rincarato Di Conza, per il quale – la Filca Cisl di Puglia non si dà per vinta”. “Partiremo dalle cinque città capoluogo di provincia – ha proseguito il segretario generale – e proseguiremo nei centri più significativi della Puglia, tutto il mese di aprile, per coinvolgere i lavoratori delle costruzioni sui temi della sicurezza e della legalità, del diritto alla vita e della salute, anche in considerazione dello sproporzionato numero di incidenti nei cantieri e della presenza diffusa di lavoro nero. Questa sensibilizzazione proseguirà anche nei prossimi mesi – ha concluso Di Conza – mediante iniziative con tutti i soggetti interessati a tali fenomeni, imprenditori, ispettori, istituzioni, consapevoli delle tante difficoltà che incontreremo strada facendo”.
La Filca di Puglia vuol abbattere, dunque, il muro dell’omertà che agevola le imprese pirata, favorisce il lavoro irregolare, l’evasione fiscale e contributiva, la concorrenza sleale e mette a repentaglio la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Altro impegno concreto si confermerà la “rete delle strutture provinciali, regionali e nazionale della Filca Cisl, in più di un’occasione sperimentata, peraltro, con risultati apprezzabili, sia nella tutela del rapporto di lavoro degli associati, sia nella loro assistenza extra lavorativa”.
Infine, al numero verde 800046760 potranno essere inoltrate, in forma anonima, segnalazioni circa la propria situazione eventuale di illegalità assicurativa, contrattuale e di pericolo. “La Filca a tutti i livelli proseguirà in questa vera e propria battaglia contro l’illegalità – ha sottolineato concludendo i lavori Antonio Ceres, segretario organizzativo nazionale. L’ultimo anno ha registrato nel Paese l’emersione di 145 mila lavoratori edili, (grazie soprattutto al Durc documento unico di regolarità contributiva) di cui 7.539 in Puglia”. Ceres ha proseguito evocando anche “l’anomala, quanto elevata presenza nazionale di 50 mila part-time in edilizia”. Anche questa sarà “materia da regolare con il nuovo Ccnl, ora in fase di discussione, unitamente al cosiddetto indice della congruità, ovvero la corrispondenza tra l’importo finanziario dell’appalto e l’incidenza della manodopera – ha concluso Ceres riferendosi anche – alla premialità auspicata per le imprese regolari che certifichino la loro capacità di esercitare l’attività edile, coniugandola virtuosamente con adeguate misure di sicurezza”.

Massimo Caliandro

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