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Sicurezza nei cantieri capitolini, ormai a livello di calamità sociale

Sicurezza nei cantieri capitolini, ormai a livello di calamità sociale

Roma
La Filca chiede al prefetto Serra maggior impegno sui problemi relativi all’edilizia
La sicurezza sui cantieri rimane un problema irrisolto. Il prefetto di Roma, Achille Serra, promette e non mantiene. Così il segretario generale della Filca Cisl di Roma, Stefano Macale, non risparmia le critiche al prefetto e lo invita ad una maggior considerazione per i problemi sulla sicurezza del lavoro del settore edile ancora lontani dall’essere risolti. “Dopo aver chiesto la convocazione urgente di un tavolo per definire soluzioni certe – sostiene Macale – il prefetto continua a non voler dare risposte e il coordinamento dei controlli per la sicurezza da impegno primario è rimasta lettera morte. Si continua a giocare sulla vita delle persone e a non capire che il settore edile è da emergenza sociale. La triste lista delle morti bianche è destinata ad allungarsi e il sindacato, unica vera forza che si mobilita per portare avanti un discorso sulla prevenzione, viene emarginato. Sono passati tre mesi da quando il prefetto ha annunciato pubblicamente che il protocollo d’intesa tra prefettura, Asl e direzione provinciale del lavoro avrebbe controllato il lavoro nero. Da allora sono morti quattro operai e in altre situazioni solamente per caso non sono accaduti altri incidenti mortali. Mi riferisco innanzitutto all’incidente avvenuto il 14 settembre al Palaexpò dove la tragedia è stata evitata per miracolo, ma anche al cedimento di un ponteggio all’ospedale Spallanzani dove è rimasto ferito un operaio albanese, alla grave ferita riportata da un operaio in via Condotti per aver battuto la testa sul marciapiede in seguito ad una caduta da una impalcatura e a tutti gli altri incidenti che sono avvenuti e che potevano essere evitati con una prevenzione che sino ad oggi è mancata.” A seguito dell’incidente avvenuto al palazzo delle Esposizioni i tre segretari edili di Roma di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al sindaco Veltroni che però non ha ricevuto i sindacati in prima persona ma attraverso gli assessori ai Lavori pubblici D’Alessandro e al Lavoro Nieri. Entro fine ottobre verrà promossa dal Comune una conferenza in materia di sicurezza che vedrà la partecipazione di tutti gli organismi istituzionali competenti. La speranza della Filca di Roma è che non si tratti di uno dei soliti incontri dove si snocciolano le cifre dei morti e dove si rendono noti i dati sulle attività di vigilanza degli organi preposti al controllo delle condizioni del lavoro. “Come sindacato abbiamo da tempo – prosegue Macale – proposto la revisione del sistema normativo per escludere dai bandi di gara per gli appalti pubblici le imprese responsabili di gravi incidenti sul lavoro, abbiamo chiesto che vengano destinati investimenti mirati alla sicurezza, aspettiamo che ci vengano date delle risposte alle nostre richieste. La sicurezza deve essere un argomento primario nell’agenda di tutti, non solamente un momento di riflessione in concomitanza con gli infortuni, ma tema di discussioni e decisioni costruttive al fine di trovare soluzioni adeguate con la partecipazione primaria del sindacato”.

Amedeo Ciotti

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