Umbria
Un muratore marocchino, F.A., conosciuto come una persona seria e dedita al lavoro, è stato trovato l’altro ieri sera lungo il ciglio di una strada vicinale, in aperta campagna, da una pattuglia del nucleo radiomobile. I militari hanno chiesto l’intervento del 118 e con l’ambulanza F.A. è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Assisi. Qui i medici gli hanno riscontrato varie ferite lacero contuse ed un forte ematoma alla gamba destra, per il quale è stato subito operato. I carabinieri rilevano che se non lo avessero trovato ieri sera, lo straniero probabilmente sarebbe rimasto senza soccorsi per tutta la notte, rischiando di morire. Attraverso le indagini dei militari della compagnia di Assisi si è potuto risalire al cantiere edile di S. Eraclio di Foligno. Gli inquirenti hanno accertato che dopo la caduta da una impalcatura il marocchino aveva perso i sensi e che per questo i proprietari della ditta, credendolo morto, lo avevano caricato sul cassone di un autocarro e lo avevano poi scaricato, abbandonandolo sul bordo della strada vicinale. Quando i carabinieri lo hanno trovato, F.A. ha detto di non ricordare nulla. Poi, a mano a mano che riprendeva coscienza, aveva provato a coprire le responsabilità dei suoi datori di lavoro, ma infine aveva ammesso di lavorare come muratore presso una ditta edile a Foligno ed aveva raccontato di essere caduto da una impalcatura. I due denunciati, di origine siciliana, entrambi residenti a Perugia, sono parenti tra loro. Oltre che per omissione di soccorso in concorso, sono stati anche denunciati per violazione delle norme di sicurezza nell’ambiente di lavoro e per lesioni gravi.