Treviso
Siglato alla Sma di Gaiarine l’accordo integrativo aziendale, della durata di quattro anni. Si tratta di un contratto del tutto innovativo, tanto da essere considerato pilota anche a livello nazionale. La Sma rappresenta un’azienda leader nel settore dell’arredamento, la più importante d’Italia, con poco meno di 90 dipendenti: esportatrice di successo a livello mondiale, è presieduta da Antonio Zigoni, che ricopre anche la carica di presidente provinciale della Federlegno. Formazione in accordo con i lavoratori, impegno per il bilancio sociale, avvio di un fondo sanitario, previdenza aggiuntiva da parte dell’azienda; questi i temi più rilevanti presi in considerazione dall’accordo e considerati di particolare importanza dalla Filca-Cisl di Treviso che ha condotto la trattativa con l’azienda. In particolare, alcuni elementi di novità meritano di essere rimarcati. Il primo è rappresentato dall’attenzione prestata alla formazione, per la quale viene previsto l’accantonamento di un’ora all’anno per dipendente, il cui utilizzo sarà deciso su proposta delle Rsu. Di rilievo, poi, il fatto che per la prima volta nel contratto integrativo si parli di bilancio sociale. La Sma si farà carico infatti dei problemi delle famiglie dei lavoratori nell’ambito del contesto sociale in cui sono inserite. Importante anche la previsione di un fondo sanitario, da realizzarsi attraverso il versamento da parte dei lavoratori di 120 euro annui in cambio di rimborsi o prestazioni mediche a carattere particolare, da individuare di volta in volta. Per quanto riguarda la previdenza integrativa, la Sma, a fronte di un contratto nazionale che prevede un versamento annuo all’uno per cento da parte delle aziende del legno, si è impegnata a versare il 2,5 per cento. Sul fronte salariale, ai lavoratori verranno corrisposti 250 euro fissi sull’indice di permanenza annua in azienda, e 1000 euro per il premio di risultato. “Siamo molto soddisfatti del risultato che abbiamo raggiunto – commenta Salvatore Federico, segretario generale della Filca di Treviso – perché oltretutto è un pieno riconoscimento alla professionalità dei lavoratori, di cui si afferma la centralità; poi perché così potremo anche discutere delle problematiche legate alla famiglia. Non è un accordo isolato, anche se si tratta di uno dei migliori conclusi nella provincia di Treviso, dove altri importanti accordi, tuttavia, sono stati sottoscritti negli ultimi tempi”.
Monica Borga