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Legno, ultimatum sindacale per il rinnovo del contratto

Legno, ultimatum sindacale per il rinnovo del contratto

Milano
Dopo il rinvio di ieri, se il 12luglio non si firmerà previsto lo sciopero di settore
La giornata decisiva è prevista per il prossimo 12 luglio. Per quella data, infatti, o sarà dato il sospirato via libera alla firma del contratto nel settore del legno e arredo, che conta 200 mila addetti nell’industria, oppure sarà mobilitazione. I sindacati, infatti, hanno lanciato ieri, a Milano, nel corso delle trattative per il rinnovo, l’ultimatum alle controparti (Federlegno e Unital Confapi): in caso di mancato accordo, il 14 luglio il settore scenderà in sciopero. E non si escludono mobilitazioni anche nei giorni successivi, con modalità da stabilire a livello territoriale, per poter finalmente mettere fine ad una trattativa che si pensava, in maniera ottimistica, di poter chiudere già nella giornata di ieri. Due i punti critici che ancora mantengono distanti le posizioni delle parti: il primo riguarda l’orario di lavoro e l’armonizzazione, quindi, con quanto previsto dalla legge 66. Il secondo punto della discordia concerne, invece, l’armonizzazione nel sistema delle recenti novità legislative sul mercato del lavoro, come la legge Biagi. “Ci sono spiragli positivi per la conclusione della trattativa per il prossimo 12 luglio, commenta il segretario nazionale Filca Cisl, Piero Baroni, “perché c’è un interesse comune a riannodare il filo della trattativa per una ripresa complessiva del settore, rispettando le esigenze che si fanno avanti dei lavoratori. Tuttavia, c’erano forti attese per una buona riuscita già nell’incontro di oggi; in ogni caso, al punto in cui ci troviamo ora – avverte Baroni – non esiste altro obiettivo che la firma, altrimenti proclameremo lo stato di agitazione nel settore”. Settore che si era già fermato per otto ore il 6 maggio scorso, per lo sciopero di otto ore nei distretti con una maggiore specializzazione settoriale nelle produzioni del legno-arredo (Triveneto, Lombardia, Toscana, Marche e Puglia) e con presidi dei lavoratori presso le realtà industriali più importanti del Paese, come a Pesaro, davanti alla sede della Scovolini (a Pesaro il settore del mobile rappresenta uno dei distretti più importanti e prestigiosi d’Italia, con circa 13 mila occupati), a Matera davanti alla sede dell’Associazione industriale (il distretto del mobile imbottito conta, tra le province di Bari e Matera, su 500 aziende e 14 mila addetti, 6 mila dei quali nella provincia lucana) e in Brianza, presso le industrie del settore più importanti del territorio.

Francesco Tobia

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