Cantieri Tav, è mobilitazione

Cantieri Tav, è mobilitazione

Modena
Modena. Decisione dei sindacati
I SINDACATI confederali ed edili modenesi hanno proclamato lo stato di mobilitazione permanente di tutti i lavoratori della Tav. Da oggi, alla ripresa dei lavori, se qualche lavoratore ha dei dubbi sulla sicurezza di una determinata lavorazione o del cantiere, deve bloccare immediatamente i lavori e informare subito le organizzazioni sindacali. Il cantiere resta fermo per tutto il tempo necessario alla verifica e messa in sicurezza. La decisione dei sindacati, presa dopo l’infortunio mortale di lunedì scorso, è stata comunicata dai segretari provinciali di Cgil Cisl Uil , Fillea, Filca e Feneal e dalle Rsu al presidente della Provincia e al Prefetto. Nell’incontro avuto ieri, i rappresentanti dei lavoratori hanno fermamente escluso l’ipotesi che questo e gli altri infortuni mortali siamo stati causati dalla fatalità e hanno denunciato la carenza delle misure di sicurezza osservate nei cantieri Tav. “Ormai è chiaro che i cantieri non sono sicuri – hanno spiegato i sindacati – per cui sollecitiamo una verifica sull’intera tratta modenese. Inoltre chiediamo l’impegno straordinario di tutte le istituzioni ed enti preposti, affinchè l’Alta velocità ferroviaria sia un’opera per vivi e non per i morti”. Nel frattempo, il presidente della Provincia, Graziano Pattuzzi , si è impegnato a convocare per lunedì prossimo il Tavolo provinciale sulla sicurezza, costituito nel 1996, con un solo punto all’ordine del giorno: la Tav. L’obiettivo è riunire tutti gli enti preposti per compiere azioni che mettano preventivamente in sicurezza l’intero cantiere modenese della Tav. Pattuzzi ha aggiunto che nella conferenza dei servizi convocata per la prossima settimana proporrà il tema della sicurezza nei cantieri. Da parte sua, il Prefetto Italia Fortunati ha comunicato di aver già attivato una verifica congiunta con Ausl, Direzione provinciale del Lavoro e Inail. Nei prossimi giorni, inoltre, il Prefetto convocherà i dirigenti di Cepav uno e Tav per ragionare sui problemi della sicurezza in rapporto anche alle numerose ditte subappaltatrici utilizzate nella tratta modenese. Mentre i segretari confederali, di categoria e una delegazione delle Rsu incontravano le autorità, alcune centinaia di lavoratori della Tav hanno partecipato al presidio organizzato dai sindacati davanti alla Prefettura per chiedere condizioni di lavoro più sicure. Tra essi anche lavoratori di altri settori industriali (metalmeccanici, ceramisti e dell’agroindustria), venuti a portare la loro solidarietà ai colleghi dell’edilizia così duramente colpiti. Intanto, a sostegno della vertenza sicurezza, il 18 a Piacenza i sindacati hanno deciso unitariamente di fissare tre ore di assemblea con presidio nei cantieri Tav, a Reggio Emilia e a Parma si sta discutendo in queste ore sul tipo di iniziative da assumere, mentre Bologna è scesa in piazza insieme ai lavoratori modenesi dell’Alta velocità.

Fr. To.

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