Napoli
Filca: rafforzare le tutele e i servizi all’associato
Sviluppare e migliorare il sistema di aiuto e di tutela per l’associato Filca. L’obiettivo è la valorizzazione dell’appartenenza alla Cisl, che attraverso questo suo sistema di “servizio” contribuisce a rafforzare il legame associativo all’interno dell’organizzazione. Non è un caso che su questo tema di riferimento si sia aperta la prima Festa nazionale del socio Filca Cisl a Bagnoli, presso la Città della Scienza, visto che la questione della tutela è una delle priorità più importanti per i lavoratori, i veri “titolari” del sindacato. Maggiore coesione, quindi, tra sistema dei servizi Cisl, categorie e strutture territoriali per essere un corpo unico con l’organizzazione, con un ruolo non secondario svolto dagli operatori dei servizi ai fini della stessa azione di proselitismo del sindacato. “Molti lavoratori, infatti – spiega il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti – quando si recano presso un ufficio del nostro Caaf o del patronato Inas ricevono proprio da questi operatori la prima immagine del sindacato e questo fa capire l’importanza del lavoro che svolgono. Come categoria, inoltre – precisa Pesenti – abbiamo bisogno dei servizi Cisl per rispondere ai bisogni dei nostri iscritti, tenendo ben presente che la stessa federazione fa parte di un sistema di aiuto e tutela dei lavoratori. Per la Filca, inoltre, deve essere chiaro che gli aiuti e le tutele rappresentano un diritto per l’iscritto, mentre al non iscritto viene richiesta l’adesione al sindacato. Oltre a ciò – sottolinea il responsabile nazionale Filca – tra i nuovi servizi va inserita la gestione del mercato del lavoro, perché in questo campo noi possiamo garantire un’assistenza effettiva a chi si trova senza occupazione nel momento più delicato ed ha la necessità di essere aiutato nel processo di reinserimento lavorativo”. Sul terreno della partecipazione alla gestione del mercato del lavoro c’è la piena condivisione anche da parte del segretario generale della Cisl Toscana, Gianni Salvadori (che ha partecipato insieme a Caaf e Inas all’iniziativa di apertura della Festa del socio Filca) che sottolinea anche la necessità di formare un “operatore unico dei servizi” che possa garantire un primo servizio di orientamento alle persone, in ordine al tipo di pratica richiesta. Sull’aspetto dell’accoglienza punta l’attenzione anche il presidente dei Caaf Cisl, Valeriano Canepari : “Bisogna pensare a costruire un punto strutturato ad hoc presso i nostri uffici, che ci permetta di entrare maggiormente in relazione con la persona che chiede l’assistenza fiscale, per proporgli poi l’adesione all’organizzazione”. Secondo Canepari, occorre da un lato anche far percepire con chiarezza all’iscritto il vantaggio di poter beneficiare dell’intero pacchetto dei servizi Cisl, ma anche, dall’altro, sviluppare nuove modalità per fare proselitismo, “visto che il 50% delle persone che si reca presso gli uffici del Caaf non è iscritto alla Cisl”. Una questione, quest’ultima, “trasversale” a tutti i servizi, come testimonia il responsabile dell’Inas Campania, Giuseppe Solimine , che individua nel rapporto più stretto con le categorie della Cisl e nell’attenzione costante del patronato alle esigenze di assistenza e tutela delle persone, i due elementi su cui puntare per rafforzare sia un’azione di proselitismo che di sviluppo dei servizi dell’Inas.
Francesco Tobia