Lotta a lavoro nero e formazione per la sicurezza nei cantieri

Lotta a lavoro nero e formazione per la sicurezza nei cantieri

Stranieri più esposti soprattutto in edilizia: il parere della Filca
I LAVORATORI immigrati sono più esposti al rischio sul luogo di lavoro, soprattutto se impegnati nel settore dell’edilizia, secondo quanto afferma la ricerca dell’Istituto italiano di medicina sociale e Caritas. “Confermiamo i dati presentati – spiega il segretario generale della Filca Cisl , Domenico Pesenti -, in base ai quali il settore delle costruzioni è in tutta Italia quello in cui avviene il maggior numero di infortuni per i lavoratori immigrati. Occorre pensare, infatti, che nel nostro Paese un lavoratore su quattro presente nell’edilizia è immigrato e che le costruzioni, nel complesso, in base alle stime delle Casse Edili, continuano ad assorbire una percentuale elevatissima di manodopera, ben il 14% delle nuove assunzioni”. Gli stessi dati delle Casse Edili indicano che a Roma si è registrata una crescita di lavoratori stranieri iscritti: da 1.311 del 2001 a 7.238 del 2002; a Brescia da 2.755 del 2001 ai 5.157 del 2002; a Milano , da 7.123 a 11.492. Significative, inoltre, le cifre della Cassa Edile regionale degli artigiani del Veneto , dove la presenza di lavoratori immigrati raggiunge la percentuale del 40% del totale degli addetti, mentre in Emilia Romagna si attesta intorno al 30%. In relazione, inoltre, alle indicazioni del Centro ricerche del settore edile ( Cresme ), sarebbero complessivamente 140 mila i lavoratori stranieri nelle settore delle Costruzioni, in particolare in edilizia, destinati ad un rapido aumento nel prossimo futuro. Se questi sono i numeri riguardanti i lavoratori regolari, la situazione cambia drasticamente se pensiamo alla forte presenza di lavoratori immigrati al nero, “che vengono regolarizzati – aggiunge Pesenti – soltanto ad infortunio avvenuto. In definitiva, emerge soltanto chi si fa male. A questo proposito, va evidenziata la portata del recente Avviso Comune sottoscritto da tutte le parti – imprenditori e sindacati – firmatarie dei contratti in edilizia, per la lotta al lavoro sommerso nel settore, che ha stabilito, tra le altre cose, l’obbligo per le imprese di dichiarare l’assunzione dei lavoratori prima dell’entrata in cantiere, proprio per combattere il fenomeno dell’assunzione limitata al momento dell’infortunio e la valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali in materia di sicurezza, attraverso la previsione di agevolazioni premiali nei confronti delle imprese che utilizzano gli enti sul versante della formazione, della consulenza e dell’informazione”. In questo contesto, il responsabile nazionale dei lavoratori edili della Cisl considera necessaria una forte formazione preventiva, per mettere i lavoratori immigrati nelle condizioni di conoscere tutti i pericoli presenti nei cantieri. “Una formazione – precisa Pesenti – gestita dagli Enti Scuola del settore, che deve partire dall’apprendimento della lingua italiana, per poi estendersi a tutte le norme antinfortunistiche. E qui lanciamo la proposta Filca di rendere obbligatorio il libretto formativo della sicurezza, di cui è titolare il lavoratore immigrato e di cui deve munirsi l’impresa, che certifichi la formazione effettuata in materia. Queste sono richieste – nota il sindacalista Filca – presentate in occasione del rinnovo contrattuale in edilizia, per ridurre i fenomeni degli infortuni nei cantieri e del lavoro nero”. Sul versante più generale della sicurezza nei cantieri, la Filca Cisl avanza, insieme all’introduzione del libretto formativo della sicurezza, alcune proposte operative di intervento: una diffusione capillare in tutte le province dei Rlst; una “patente” assegnata alle imprese per poter avviare la propria attività in edilizia, a condizione che garantiscano una soglia minima di criteri, in particolare sul versante della sicurezza sul lavoro; la predisposizione di forme premiali a carattere contrattuale o normativo per le imprese che applicano la normativa sulla sicurezza e partecipano alle attività degli Enti paritetici sul fronte della regolarità contributiva e della sicurezza (informazione e formazione dei lavoratori, dei Rls e dei Rlst).

Francesco Tobia

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