UN ULTERIORE incentivo alla previdenza complementare in un settore, l’edilizia, dov’è particolarmente importante costruire la ‘seconda gamba’, visto che spesso i versamenti previdenziali sono discontinui. E’ il senso dell’intesa, una delle primissime del genere in Italia, sottoscritta a Firenze dai sindacati di categoria Filca, Fillea e Feneal con l’Ance provinciale, l’associazione costruttori edili di Confindustria. Due gli aspetti importanti contenuti nel verbale di accordo: l’estensione al coniuge e ai figli di tutte le prestazioni sanitarie previste per gli iscritti alla Cassa Edile e la ‘maggiorazione figurativa’ dei contributi aziendali accantonati per i lavoratori che scelgono la previdenza complementare. Ogni azienda versa infatti alla Cassa Edile un costo mutualizzato a fini di previdenza complementare dello 0,30% sul salario corrisposto per ogni lavoratore. Se questi decide di aderire al Fondo categoriale di previdenza complementare versando l’1% del proprio salario è la Cassa Edile a versare l’1% spettante alla parte datoriale. Ora a Firenze, grazie alla nuova intesa sottoscritta, se il lavoratore decide di accantonare la cifra massima consentita dell’1,48%, la Cassa Edile oltre a versare al Fondo l’1%, pari al tetto massimo che spetta alla parte datoriale, provvederà anche, a fine anno, ad erogare sotto forma di prestazione al lavoratore l’equivalente dello 0,48% accantonato in più. Così in pratica il lavoratore continuerà ad avere un costo dell’1% del proprio reddito, mentre accantonerà il 2,48%. Soddisfatto il segretario della Filca Cisl di Firenze, Nicola Longo : “E’ una delle prime esperienze italiane del genere. Si tratta di un modo per incentivare i lavoratori ad aderire al Fondo. La previdenza complementare è ancor più importante in edilizia dove, vista la grande flessibilità del lavoro, spesso non si riesce ad avere l’anno pieno di contribuzione. Serve dunque per rafforzare la posizione previdenziale dei lavoratori, perché le pensioni pubbliche rischiano in futuro di non garantire il mantenimento del tenore di vita. Per questo cerchiamo di spiegare l’importanza della pensione complementare, per assicurare ai lavoratori un futuro più sereno.”
Alberto Campaioli