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Sommerso, agli enti bilaterali un ruolo strategico di contrasto

Sommerso, agli enti bilaterali un ruolo strategico di contrasto

Oggi l’incontro al ministero del Welfare con le parti sociali
“IL SOMMERSO dilaga e soffoca il settore delle costruzioni. Per questo, occorre rafforzare l’azione di contrasto attraverso le misure che il sindacato presenterà al Tavolo sul sommerso il 27 novembre”. E’ quanto dichiara il segretario generale della Filca Cisl , Domenico Pesenti , che chiarisce: “Il fine dell’avviso comune dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali è di tutelare imprese e lavoratori assegnando un ruolo strategico agli Enti Bilaterali nella lotta al lavoro nero, alle imprese irregolari e al fenomeno degli infortuni sul lavoro nei cantieri. In questo contesto – precisa il responsabile nazionale dei lavoratori edili della Cisl – le parti convengono sulla necessità di istituire un Comitato della bilateralità – con funzioni di indirizzo e di garanzia per tutte le imprese – insieme ai firmatari di tutti i contratti delle costruzioni, con l’obiettivo di rendere omogenee le regole per tutti gli organismi bilaterali di settore e per essere, quindi, all’altezza del compito che il legislatore affida agli Enti bilaterali”. Accanto all’istituzione del Comitato, i sindacati pongono al Tavolo sul sommerso il problema della sperequazione del costo degli oneri sociali tra il settore delle costruzioni e quello manifatturiero, “un elemento in più – aggiunge Pesenti – che spinge verso il lavoro sommerso e, quindi, verso una maggiore evasione. Sarebbe più corretto, invece, omogeneizzare il costo degli oneri sociali tra tutti i settori dell’industria”. Circa le proposte di intervento dei sindacati, al vertice troviamo la Convenzione nazionale che istituisce lo Sportello unico, presso le Casse Edili, per il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) sia per i lavori pubblici che privati. “Per l’emersione del sommerso noi proponiamo anche di rendere strutturale le agevolazioni fiscali – spiega Pesenti – sulle ristrutturazioni edili; stabilizzare nel tempo l’agevolazione dell’11,50% sui contributi previdenziali per tutte le imprese in regola con l’iscrizione agli enti paritetici; effettuare un’ulteriore decontribuzione sui trattamenti previdenziali, in aggiunta alla retribuzione contrattuale, con benefici sulla previdenza complementare; ridurre il contributo alla Cassa integrazione ordinaria edile e rendere possibile l’utilizzo degli Enti bilaterali per la gestione dell’integrazione salariale; comunicare l’assunzione del lavoratore edile prima della sua entrata in cantiere, non al momento in cui si dovesse verificarsi un infortunio, per evitare le denunce di infortunio “coincidenti” con il primo giorno di lavoro”. Sul versante della sicurezza, i sindacati propongono agevolazioni fiscali per le imprese che rispettano tutte le normative in tema di sicurezza sul lavoro e che fanno formazione attraverso gli Enti bilaterali. “In più, chiediamo un potenziamento delle visite ispettive ai cantieri – conclude il segretario generale della Filca Cisl – e concentrate prioritariamente verso quelle imprese non iscritte alla Cassa Edile o non in possesso del Durc”.

Francesco Tobia

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