Lingue

Edilizia in nero, l’importante è emergere

Edilizia in nero, l’importante è emergere

I dati Istat denunciano una situazione preoccupante nei cantieri
IL SOMMERSO in Italia dilaga in edilizia. Un operaio su sei, infatti, secondo l’ Istat , è in nero, visto che le stime ufficiali sul lavoro irregolare nelle costruzioni si attestano al 15,5%. Una cifra che in alcune realtà territoriali, però, si moltiplica. In Calabria, per esempio, circa il 41% degli edili lavorano in nero, mentre in Sicilia il sommerso colpisce il 33,1% degli operai, praticamente uno su tre (v. tabella 1). Rispetto all’incidenza media nazionale di tutto il settore industriale (8,1%), il sommerso in edilizia presenta, quindi, un tasso quasi doppio. Ai dati dell’Istat, si affianca il preoccupante aumento dell’edilizia abusiva, segnalato dal Cresme (Centro ricerche economiche e sociali di mercato per l’edilizia e il territorio): »9% nel solo 2002, pari a 31 mila nuove costruzioni illegali. I costi dell’illegalità avrebbero creato, secondo il Centro di ricerche, un onere di 4,7 miliardi di euro sugli enti locali. Se fossero incassate le relative sanzioni, il Cresme calcola un introito di risorse per lo Stato di oltre 5 miliardi di euro. Inoltre, tra giugno e settembre 2003, oltre 12 mila violazioni alle norme sono state riscontrate nei 5.500 cantieri visitati dagli ispettori del ministero del Lavoro. Il maggior numero di cantieri ispezionati (746) si è registrato in Sicilia (v. tabella 2). Tra le violazioni più significative contestate molte riguardano la normativa sulla prevenzione degli infortuni nel settore delle costruzioni. Numerose (più di 600) anche le violazioni alle norme di sicurezza dei cantieri mobili e temporanei e alla legge 626/94, che però, con le sue 250 violazioni, risulta essere la meno disattesa. Intanto, sembrerebbe in dirittura d’arrivo anche la riforma dei servizi ispettivi. All’indomani del crollo della palazzina del Museo del mare di Genova, il ministro del Welfare, Roberto Maroni , ha accelerato l’iter del provvedimento (“si tratta dell’ultima parte della legge Biagi – ha notato – che entro l’anno, sarà portata in Consiglio dei ministri”) e ha annunciato l’imminente nomina da parte del Consiglio dei ministri di un Commissario contro il lavoro nero. Queste le linee essenziali della riforma sintetizzate dal sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi : “Razionalizzazione dei servizi e procedure rapide per risolvere i contenziosi”. In arrivo anche il “diritto d’interpello”, vale a dire la possibilità di richiedere direttamente e per via telematica, chiarimenti sull’interpretazione delle norme. E, sempre in seguito all’incidente di Genova, hanno avuto nuovo impulso i lavori dei due tavoli aperti al ministero del Welfare, quello sul sommerso e quello sulla sicurezza dei cantieri. Fra le questioni più urgenti in discussione, l’applicazione del Durc , su cui la legge 276, chiariscono al ministero del Lavoro, oltre ad averne allargato l’obbligatorietà a tutti i settori, impone a Inps e Inail di stilare il documento in questione, mentre la successiva legge Biagi afferma che la certificazione del Durc deve essere rilasciata anche dalle Casse Edili. “Sul Documento unico di regolarità contributiva vogliamo essere convocati e lo ribadiremo con forza alla prossima riunione del tavolo sul sommerso il prossimo 27 novembre – dichiara il segretario generale della Filca , Domenico Pesenti -; si lavora alla stesura di un documento unico, perchè il sindacato punta alla realizzazione di un avviso comune che il governo si è impegnato a recepire”. Queste le priorità dei sindacati: immediata applicazione del Durc, la trasformazione delle detrazioni fiscali per le spese in costruzioni, valide ancora solo per quest’anno, in una misura permanente, l’obbligatorietà della comunicazione anticipata dell’assunzione del lavoratore, l’istituzione di un Comitato per la bilateralità. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, Pesenti specifica che “si tratta di un organismo che ha il compito di corresponsabilizzare tutte le parti, datori e lavoratori, perchè vi sia uniformità negli Enti sui criteri di selezione di qualità e di regolarità delle imprese. Il 26, intanto, si avvia la discussione sulla piattaforma in edilizia che darà ulteriore corpo alla discussione sulla regolarità del settore, sulla lotta al lavoro nero e, quindi, a tutti i punti contenuti nell’avviso comune che le parti presenteranno il 27 al tavolo sul sommerso”.

Francesco Tobia

Altre notizie