SCHIARITE sul futuro del Gruppo Natuzzi. A Bari, presso l’Associazione degli Industriali, si è tenuto un incontro tra le federazioni nazionali di settore, Filca , Feneal e Fillea e il Gruppo Natuzzi , per esaminare le tematiche inerenti il Piano Industriale presentato dal Gruppo, che prevede un esubero strutturale di 345 lavoratori. Le parti si sono impegnate ad attivare un tavolo di confronto a livello governativo, allargato alle istituzioni regionali, distrettuali, per definire azioni di sostegno e di rilancio del settore del mobile, in generale, e del distretto industriale murgiano in particolare. Nel contempo, i sindacati si sono impegnati a trovare soluzioni di rilancio della competitività del gruppo, confermando la volontà di intervenire sulla qualità e sulla produttività del ciclo produttivo, prevedendo di gestire congiuntamente un progetto riorganizzativo complessivo. In questo quadro, con una ferma decisione sindacale di non accettare alcuna riduzione di personale, la Natuzzi si è resa disponibile ad un confronto presso il ministero del Lavoro e, quindi, a non aprire liste di mobilità, ma ad intervenire con la richiesta di Cassa Integrazione Speciale per i 345 lavoratori in esubero, utilizzando anche corsi di riconversione professionale per 120 lavoratori, per arrivare ad un inserimento, alla fine della Cigs, di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo aziendale. Positivo il giudizio circa l’esito dell’incontro da parte dei sindacati: “La nostra sensazione – scrivono in una nota Filca, Feneal e Fillea – è che ci troviamo di fronte ad una svolta nelle relazioni sindacali. Sono molte le difficoltà che abbiamo avuto in passato nell’organizzare una autentica attività sindacale alla Natuzzi”, ma oggi, aggiungono, “con una efficace rappresentanza e con un coordinamento funzionale, potremo iniziare una fase nuova ed affrontare tutte le scadenze che, congiuntamente, verranno inserite nel calendario”.
Francesco Tobia