Edili in sciopero dopo il crollo nel cantiere del porto

Edili in sciopero dopo il crollo nel cantiere del porto

SCIOPERO degli edili di quattro ore, ieri a Genova, con corteo partito dal cantiere del crollo del Porto Antico. Una manifestazione dalla notevole partecipazione, cui ha fatto seguito un incontro in Prefettura tra sindacati, imprenditori, enti locali, paritetici, Asl, Ispettorato del Lavoro e Provveditorato delle Opere Pubbliche, per discutere di regolarità di appalti e addetti del settore. Con i sindacati che hanno annunciato la loro costituzione come parte civile per la tragedia in cui ha perso la vita l’operaio albanese Albert Kolgjegja e sono rimasti feriti altri quattro lavoratori. “A quasi una settimana dalla tragedia – ha commentato Salvatore Sorace, segretario generale della Filca-Cisl ligure – tutti sembrano discolparsi, nessuno sembra colpevole. E anche periti e magistratura, almeno per ora, non sembrano aver identificato responsabili. L’unica certezza è che, di chiunque sia la responsabilità dell’accaduto, questa non è certo dei lavoratori”. “Intanto rileviamo come si susseguano le giustificate ipotesi – insiste Sorace- su irregolarità di vario tipo in quel cantiere. Credo che sarà indispensabile capire chi è davvero responsabile dell’accaduto e che dovrà pagare penalmente per questo. Il lavoratore, da parte sua, ha già pagato colpe non sue con la vita, un prezzo davvero alto”. E ieri il pm inquirente ha dissequestrato una parte dello stabile del disastro, quella non interessata dal crollo. Mentre da Roma il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha annunciato che proporrà la nomina di un Commissario straordinario per combattere il lavoro nero. Iniziativa che sarà certamente accolta positivamente in Liguria, dove un’azienda su tre sarebbe irregolare.

Dino Frambati

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