VARATA ufficialmente la piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale dell’edilizia in scadenza il 31 dicembre 2003 che interessa un milione e 200mila addetti e 300mila imprese. Una fase precontrattuale questa, a cui i Consigli direttivi unitari Filca, Fillea e Feneal sono arrivati dopo approfondite consultazioni territoriali con i lavoratori. Nella sua relazione, il segretario nazionale Filca Cisl Domenico Pesenti disegna una situazione particolare; “In un quadro di sostanziale stagnazione per il Paese, contraddistinto da continue revisioni al ribasso delle previsioni di crescita economica, il settore delle costruzioni si muove in controtendenza. L’edilizia e la combinata riduzione del risparmio delle famiglie – spiega Pesenti – sono gli elementi che sostengono il ciclo economico italiano già da diverso tempo. Gli occupati, oltre un milione e 800mila, continuano nonostante tutto a crescere. Il dato però – precisa Pesenti – se letto correttamente – rileva il segretario generale Filca – mostrano un Paese spaccato, dove il lavoro irregolare si attesta tra il 5,1% e 8,3% al Nord mentre nel Mezzogiorno la percentuale sale al 27,8 del numero degli occupati del settore, con punte in Calabria e Sicilia rispettivamente del 40,9% e 33%”. Nel suo intervento Domenico Pesenti guarda anche alle strategie del Governo. “Se il settore delle costruzioni continuerà a crescere – prosegue – dipende anche dalla proroga nel prossimo anno degli sgravi al recupero (36% fino a fine anno e abbattimento Iva al 10%)”. Pesenti boccia anche il condono edilizio; “Si tratta – sostiene – di un mostro normativo che introduce il silenzio assenso in una materia delicata penalizzando gli imprenditori e i lavoratori che agiscono nella legalità. La piattaforma invece – continua – affronta incisivamente sia il problema salariale, con una richiesta media di 90 euro, sia il problema della sicurezza, con i Ctp e le figure delle Rlst e Rls che vanno qualificati nelle loro azioni a supporto del settore. Il calo complessivo di infortuni e casi mortali infatti è significativo, ma non ci basta. Punti importanti sono anche quelli del rafforzamento degli Enti bilaterali con le Scuole edili che devono diventare centri di tutela del mestiere e quello della flessibilità, che deve essere governata con il metodo vincente della concertazione. Una piattaforma ambiziosa – continua Pesenti – che adegua le tutele al mutare dei bisogni. In un settore dove il 25% dei lavoratori è extracomunitario la formazione professionale diventa priorità, come anche la regolamentazione coerente dell’apprendistato e l’ampliamento delle tutele sulla conservazione del posto di lavoro in caso di malattie o infortunio”. In chiusura di intervento Pesenti ha confermato, al segretario generale Uil Luigi Angeletti, presente all’incontro, il sostegno della categoria alle azioni di lotta che il sindacato intraprenderà contro la politica economica e previdenziale del Governo.
Giuseppe Gagliano