“UN CONTRATTO che sarà trainante per tutta la regione. Positivo soprattutto per quanto riguarda la formazione e la sicurezza; che combatte il lavoro nero. Anche se non è trascurabile l’aspetto economico, che ottiene quasi il massimo possibile”. C’è soddisfazione alla Filca di Genova dopo l’accordo raggiunto con gli imprenditori edili per il contratto integrativo provinciale, che viene espressa da Salvatore Sorace, leader ligure dei lavoratori del comparto edilizia. Cui verrà riconosciuta, per il periodo gennaio-maggio, una Una tantum di 150 euro e che usufruiranno dell’11% dell’indennità territoriale di settore dall’1 giugno, e del 14 dal primo dicembre prossimo; pari a circa 50 euro mensili. Ma soprattutto il contratto ha ottenuto che tutti i lavoratori, prima di arrivare in cantiere, effettuino un corso informativo di otto ore. E, punto rilevantissimo, ci sarà una pattuglia di tre esperti e preparati “controllori”, con all’attivo almeno 2 anni di anzianità nel settore edile, anche per quanto riguarda la sicurezza delle imprese con meno di 15 dipendenti, che al momento sono sprovvisti di tale garanzia. L’iniziativa riguarderà oltre 1.600 imprese, che la finanzieranno con un contributo pari allo 0,19 per cento che confluirà in un fondo ad hoc , per sostenere le spese dei tre rappresentanti dei sindacati territoriali di base della sicurezza. Loro compito controllare appunto i cantieri delle piccole imprese, per le quali la legge non prevede addetti alla sicurezza. “Importante anche il documento unico di regolarità contributiva – spiega Sorace – che viene rilasciato dalla Cassa Edile, per appalti pubblici e privati. Un documento unico appunto tra Cassa edile, Inps ed Inail, che stabilisce un principio importante”. E buona anche la novità che riguarda la malattia: l’edile malato solo fino a sette giorni, perdeva l’emolumento per i primi tre; con il nuovo contratto targato Genova, gliene verrà riconosciuto almeno uno. Aumento ad un decina di euro anche per quanto concerne l’indennità mensa. “E’ un contratto che va nella direzione giusta – commenta il segretario regionale della Filca – un traguardo. Una linea nuova che tuttavia è da seguire; in particolare per quanto riguarda la Regione. Occorre insistere su questo ente per l’istituzione del riconoscimento degli enti paritetici ed un documento unico per tutta la regione. Utilissimo anche contro il lavoro nero, contro il quale la Filca si batte da 10 anni. Resta e si rende addirittura sempre più necessaria, la riforma del secondo livello contrattuale, per mirare alle esigenze del territorio”. Buon contratto dunque ma che non per questo è stato facile da siglare: “Ci sono voluti cinque mesi di trattative – ricorda ancora Sorace – soprattutto perché una parte degli imprenditori non era abbastanza preparata ed ha rallentato le trattative”
Dino Frambati