600 partecipanti collegati da tutta Italia (delegati, Rsu, operatori e dirigenti sindacali) per oltre 80 ore di dibattito, approfondimento ed elaborazione, grazie a 24 laboratori, 12 tavoli tematici e 11 tavole rotonde, alle quali hanno partecipato 41 relatori del mondo accademico, economico, sociale, istituzionale. Sono i numeri di “Agorà Filca”, la tre giorni organizzata dalla categoria in preparazione della stagione congressuale del prossimo anno. L’evento, trasmesso sulla piattaforma Zoom, si è chiuso oggi con la restituzione degli spunti emersi durante il confronto e con gli interventi dei segretari generali della Cisl, Annamaria Furlan, e della Filca, Franco Turri.
“Agorà – ha detto quest’ultimo – ha rappresentato una grande occasione per disegnare la Filca del futuro, con una straordinaria partecipazione a tutti i livelli. La situazione attuale ci ha portato a sperimentare la modalità nuova e inedita dell’incontro da remoto: si tratta di un sistema che può darci la possibilità, unendo strumenti tradizionali a strumenti moderni, di raggiungere le persone ai margini, dando loro voce e protagonismo. I lavori ci hanno consegnato l’immagine di una categoria attenta alle periferie, alla sostenibilità, alla solidarietà, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sensibile ai temi più generali, come l’Europa, e più attinenti alla nostra attività, come la confederalità, la bilateralità e il rapporto con i servizi della Cisl. Ne è venuta fuori una Filca che continua a mettere al centro della propria azione il lavoratore, la persona, ed è emersa la grande fiducia riposta da tutti nell’azione sindacale, con le sue grandissime potenzialità e i benefici non solo per il mondo del lavoro, ma per l’intera società”.
“Grazie anche alla partecipazione di rappresentanti del mondo della ricerca e dell’Università, dell’impresa, delle Istituzioni e dell’associazionismo – prosegue Turri – abbiamo messo insieme spunti e riflessioni che costituiscono la base per le tesi congressuali, da preparare in vista della fase congressuale del 2021. Ci eravamo posti come obiettivo la disamina delle sfide del nostro tempo, la raccolta di intuizioni e l’individuazione di priorità e percorsi possibili: direi che la sfida è stata vinta!”.
La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha detto che “l’agorà è lo strumento principe per qualsiasi organizzazione, e ha una caratteristica importante: quella di riconoscersi sui valori associativi e soprattutto sul valore della persona. Noi – ha detto chiudendo la tre giorni di lavori – spesso fatichiamo nella nostra rappresentanza, nella nostra capacità inclusiva, dei giovani, delle donne, degli immigrati, perché il senso dell’agorà è il riconoscimento, e noi non siamo ancora riusciti fino in fondo a trasmetterlo e a praticarlo. Dobbiamo essere bravi a riconoscere le differenze e a trasformarle in partecipazione attiva. Dobbiamo creare le condizioni perché i nuovi soggetti del lavoro si ritengano prima partecipi e di conseguenza rappresentati attraverso l’inclusione in una grande organizzazione sindacale”. La Furlan è tornata su un tema caro alla Cisl, quello delle periferie: “Non sono solo i luoghi fisici, dove grazie ai progetti sono state aperte un po’ di sedi sindacali. Le periferie sono innanzitutto le persone, con la loro solitudine. Periferia è la non inclusione. Dobbiamo utilizzare strumenti come ‘Agorà’ per puntare sul valore sociale della persona, dell’inclusione e della partecipazione”.
Nel corso della tre giorni di Agorà Filca si è parlato di tutti gli argomenti cari alla Cisl e alla Filca, da quelli più generali a quelli più vicini all’attività sindacale: le disuguaglianze sociali ed economiche, lo sviluppo sostenibile, lo sviluppo infrastrutturale per il Paese, la rigenerazione urbana e delle aree interne, l’innovazione tecnologica, gli impatti della crisi Covid sull’occupazione, i giovani, la partecipazione, l’Europa, la crisi migratoria, la bilateralità, la contrattazione, il welfare, la sicurezza sul lavoro, il rapporto con i servizi Cisl.
Tutte le tavole rotonde sono online sul canale Youtube della Filca.