“La cessione di ‘Condotte in AS’ è una vicenda complessa e delicata. Per questo motivo chiediamo al Mise la convocazione a breve delle parti interessate: è necessario dare risposte ai lavoratori della sede di Condotte, a Roma, e di Inso a Firenze, e bisogna fare il punto sui tanti cantieri aperti sull’intero territorio nazionale. Si tratta di opere strategiche per il Paese, che devono giungere a completamento garantendo continuità ed occupazione ai dipendenti”. Lo dichiarano le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. “Nei giorni scorsi – dichiarano – abbiamo sottoscritto l’accordo per la cessione del ramo Nodavia Scpa ad Infrarail, insieme alle Federazioni sindacali di Firenze e Roma e ai commissari di Condotte in AS e di Infrarail Firenze Srl, società detenuta al 100% da Rete Ferroviaria Italiana e costituita per la realizzazione del passante ferroviario e della Stazione AV di Firenze. L’accordo, che si inserisce nel quadro più generale della cessione di Condotte in AS, prevede il passaggio dell’intero perimetro occupazionale di Nodavia ed Ergon alla nuova società, l’assunzione da parte della stessa di 6 lavoratori ad oggi dipendenti di Condotte in AS e la possibilità, per il personale precedentemente impiegato nel cantiere, di rientrare nel futuro bacino occupazionale di Infrarail e delle imprese che opereranno in subappalto. Si tratta di un accordo importante – sottolineano Feneal, Filca, Fillea – sia per i lavoratori che per l’opera, che deve essere realizzata nel rispetto dei tempi e dei costi previsti dopo anni di stallo dovuti alle numerose problematiche che hanno caratterizzato lo sviluppo e la realizzazione del progetto. Un’opera strategica per il tessuto produttivo, la mobilità cittadina e per procedere al completamento della rete ferroviaria ad alta velocità, fondamentale per il rilancio del trasporto su ferro su base nazionale e di collegamento con l’Europa. Adesso – ribadiscono i sindacati – attendiamo una rapida convocazione da parte del Mise sulla cessione di Condotte in AS. Bisogna garantire e tutelare centinaia di lavoratori per i quali non ci sono assicurazioni circa la continuità occupazionale, e bisogna dare risposte e certezze a centinaia di famiglie in apprensione”, concludono le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea.