E’ stata sottoscritta (dai sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil Toscana, dalle associazioni di categoria Ance, Cna Costruzioni, Confartigianato Costruzioni, Confapi Aniem, Legacoop Produzione e Servizi della Toscana) l’intesa regionale sulle linee guida per la costituzione dei Comitati Territoriali per la verifica dell’applicazione dei Protocolli anti Covid19 nei cantieri edili della Toscana. Un accordo importante non solo perché si definiscono indicazioni omogenee su tutto il territorio regionale, ma soprattutto perché nei Comitati ci sarà la presenza di tutte le parti sociali firmatarie dei Protocolli Nazionali e dei Contratti Collettivi di settore, degli Rlst e di tutti i Comitati Paritetici competenti per territorio. I Comitati territoriali svolgeranno la loro funzione là dove non sono costituite le Rsu e quindi i comitati di cantiere.
I Comitati previsti dai protocolli nazionali del 26 Aprile 2020, confederale e di categoria, recepiti dal Dpcm del 26 aprile 2020 e per questo applicabili e immediatamente esigibili, dovranno essere costituiti in ogni provincia. Nel Dpcm sono previste sanzioni per la non applicazione delle disposizioni, per inadempienza nell’applicazione delle norme: l’attività dei Comitati sarà indirizzata alla verifica, oltre a poter coinvolgere le autorità sanitarie e gli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto del Covid19.
“Insomma – dicono i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal, Roberto Colangelo, Simona Riccio e Giulia Bartoli – lavorare sì ma in sicurezza. Importante e ferma resta la funzione ispettiva di organi come Inail e Ispettorato del lavoro. Riteniamo quella firmata un’intesa importante, propedeutica, a nostro avviso, anche ad un nuovo modello di relazioni industriali che valorizzi lavoro di qualità, regolarità e professionalità. Dove la formazione, la sicurezza e i diritti sono priorità per tutti e la Bilateralità Edile di Sistema un presidio per il raggiungimento di questi obiettivi. Un modello che, rigettando le deregolamentazioni o idee come ‘modello Genova dei commissari’ come unica strada alla ripresa, favorisce le semplificazioni e valorizza le imprese serie e che rispettano le regole.”