Le Segreterie provinciali di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL di Palermo esprimono contrarietà alla scelta dell’amministrazione comunale di Palermo di togliere fondi per i cantieri e le opere pubbliche per destinarli a coprire la gestione dissennata delle aziende “ex municipali”, A.m.i.a. in testa.
Invece di perseguire coloro i quali hanno prodotto tale sfascio si colpiscono le imprese delle costruzioni e i lavoratori. Togliere 20 milioni di euro alle opere pubbliche in un periodo di crisi del settore delle costruzioni, significa, impedire qualsiasi effetto anticiclico di ripresa dell’economia palermitana, significa inoltre mortificare le attese dei cittadini a vivere in una città normale.