“Nelle scuole italiane ogni tre giorni si verifica un incidente che mette a rischio la sicurezza di studenti e operatori, come distacchi di intonaco o crolli. I dati forniti dallo stesso Miur sono sconfortanti: la metà dei circa 40 mila edifici scolastici attivi in Italia è stata costruita prima del 1970. È per questi motivi che aderiamo con convinzione alle proposte lanciate da CittadinanzAttiva e Save the Children, che attraverso un Manifesto in 9 punti hanno chiesto ai parlamentari l’impegno per una legge che renda sicure le scuole”. Lo dichiarano i segretari generali della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, e della Filca-Cisl, Franco Turri.
“Il governo – spiegano – deve fare della sicurezza degli edifici scolastici una priorità irrinunciabile, la sicurezza degli studenti e di chi nelle scuole ci lavora non può essere messa in discussione. Il gravissimo deficit della rete scolastica italiana – aggiungono – è sotto gli occhi di tutti, nelle zone colpite dai recenti terremoti la situazione è ancora più preoccupante. Di fronte alla pessima manutenzione delle scuole, che nella metà dei casi hanno oltre mezzo secolo di vita, è necessario che tutti i soggetti interessati, il governo, le istituzioni centrali e territoriali, i sindacati, elaborino insieme un piano straordinario per intervenire velocemente e in modo drastico per assicurare edifici moderni e sicuri. Un diritto che va ben oltre mere logiche economico-finanziarie e che non può aspettare i tempi della burocrazia”, concludono Gissi e Turri.
Tra le richieste di CittadinanzAttiva e Save the Children ci sono una piena informazione sulla condizione degli edifici, la partecipazione ai temi della sicurezza scolastica, una definizione chiara delle responsabilità, un supporto tecnico agli enti locali proprietari degli edifici, l’unificazione dei fondi sulla sicurezza scolastica e la diffusione della cultura della prevenzione.