Venerdì in tutta la provincia di Ravenna i lavoratori edili incroceranno le braccia per due ore. La protesta, organizzata da Filca, Feneal e Fillea, è stata decisa a seguito dell’ennesima tragedia sul lavoro. Lunedì scorso, infatti, un operaio di Fano è stato travolto ed ucciso da un’auto mentre era impegnato in lavori sull’A14, vicino all’area di servizio Sant’Eufemia est. L’uomo, 45 anni, ha lasciato un figlio e la compagna, che è in attesa di un altro figlio. Sull’episodio indaga la magistratura: l’operaio, rientrato in servizio lunedì dopo tre settimane di ferie, aveva appena sistemato il primo cartello che indicava la presenza di ‘uomini al lavoro nel cantieri’, che sarebbe stato aperto di lì a poco. Mentre si dirigeva verso l’autocarro di servizio, però, è stato travolto da un’auto. I sindacati oltre allo sciopero hanno annunciato per i prossimi giorni momenti di riflessione e di verifica sui disciplinari adottati e sulle eventuali misure ancora da adottare per una maggiore sicurezza. La tragedia, infatti, ripropone la delicatezza e la pericolosità del lavoro effettuato nei cantieri stradali, dove la vita dei lavoratori è esposta anche ai comportamenti di chi viaggia ed al mancato rispetto delle regole del Codice della strada.