Nuovo accorato appello del Responsabile della Filca Cisl Toscana Territoriale di Siena Gilberto Pittarello, dopo i due gravi infortuni sul lavoro accaduti venerdì in Toscana di cui uno mortale nella provincia di Siena. “ Sono fatti gravissimi – afferma Pittarello – che riportano nuovamente l’attenzione di tutti, sui gravi infortuni sul lavoro nel settore edile “. Due terribili cadute e due infortuni di cui uno mortale a Colle di Val D’Elsa. Il tema della sicurezza sul lavoro ritorna ancora una volta alla ribalta, come fosse un terribile flagello che nessuno riesce a debellare. “ Lancio un accorato appello alle Imprese – ribadisce Pittarello – affinchè pongano la sicurezza al primo posto nelle priorità dell’organizzazione del lavoro! Non è possibile lamentarsi tutti i giorni del lavoro che manca, e su quel poco che c’è, non porre poi l’attenzione di come si lavora, con qualità e sicurezza. L’Infortunio mortale accaduto venerdì a Riccardo Ciacci, un operaio edile di 57 anni residente a Casole D’Elsa, deve far riflettere ogni imprenditore ed ogni lavoratore, sul rischio non più accettabile della sicurezza della propria vita sul lavoro, che è il bene più grande per ogni persona “. Diminuisce il lavoro, ma non gli infortuni, qualcosa non funziona! Il sindacato di Viale Toselli, rilancia l’attenzione soprattutto sull’aspetto non secondario, relativo alle cadute dall’alto, l’elemento ad oggi più pericoloso per chi opera tutti i giorni in questo settore. “ La morte di questo lavoratore, alla cui famiglia porgiamo le più sentite condoglianze, ci rattrista, perché non dovrebbe mai succedere che chi esce la mattina dalla propria casa per andare a guadagnarsi onestamente un pezzo di pane, debba rischiare di non tornare più la sera dai propri cari “. La lista degli infortuni, purtroppo, nonostante la crisi, si sta allungando ancora a dismisura. “ Questo ci deve interrogare e far riflettere – conclude Pittarello – su quali altri strumenti, oltre alla formazione attraverso i nostri Enti Bilaterali, possiamo mettere in campo. Allo stesso modo facciamo appello agli Enti preposti, Dtl, Inail ed Asl per una maggiore capillarità dei controlli sui posti di lavoro, affinchè la formazione, ma soprattutto la prevenzione, diventino i due elementi che possano contribuire nello spezzare la catena delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro; una catena che sembra interminabile “.