Un bonus nell’integrativo per i dipendenti che contribuiranno ad ottimizzare i costi ed evitare gli sprechi. Lo prevede un innovativo accordo siglato presso l’azienda Tino Sana di Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo. L’azienda, in cui lavorano circa 170 dipendenti, è attiva nella produzione di arredamento in legno destinato a grandi navi da crociera, yacht e hotel. Il progetto, chiamato “Formazione interventi sul miglioramento continuo”, ha il merito di coinvolgere direttamente tutti gli addetti, che riuniti in veri e propri team di lavoro, dove le gerarchie sono azzerate, possono dare il loro contributo al miglioramento dell’attività. L’iniziativa, promossa dalla Filca-Cisl, è stata realizzata con il contributo di Luigi Campagna, docente di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
A spiegarne l’intuizione ed i dettagli provvede Silver Facchinetti, segretario della Filca di Bergamo: “Nei mesi scorsi abbiamo ideato questa forma di partecipazione attiva dei lavoratori, e abbiamo quindi presentato il progetto al Consiglio di Amministrazione della società ed ai lavoratori. Il fulcro del progetto è arrivare ad una nuova organizzazione del lavoro, che consenta di ottimizzare i costi, evitare gli sprechi e coinvolgere direttamente i dipendenti, riconoscendo loro una sorta di bonus in caso di risultati raggiunti. Un sistema che fa vincere tutti!. Un esempio ? Una volta individuato un problema, il gruppo di lavoro lo analizza e ricerca una soluzione, valutando il rapporto tra costi e benefici, per poi presentare una proposta ad una sorta di cabina di regia composta dal management e dal sindacato, che ha il compito di valutare la proposta e recepirla oppure no. Un dettaglio non trascurabile – osserva Facchinetti – è che la partecipazione dei dipendenti è non solo la chiave di svolta per ridare slancio alle imprese e al ruolo sindacale, ma dà luogo ad una premialità che legata ad obiettivi predefiniti, è incentivata da politiche governative, attraverso ad esempio la detassazione dei premi”.
Uno schema molto apprezzato a Roma, in via del Viminale, sede della Filca nazionale: “Ancora una volta dal territorio, e dalla Filca di Bergamo – dichiara Salvatore Federico, segretario nazionale della categoria – partono innovazioni molto moderne ed interessanti, che non possono che dare ottimi risultati. La caratteristica di questo accordo, che esalta la partecipazione dei lavoratori, innovando l’approccio sindacale in azienda e proponendo sistemi di condivisione diretta dei lavoratori nel sistema produttivo e organizzativo, è il punto che farà la differenza per tutte le aziende che oramai competono nei mercati globalizzati”. Non è un caso che questa ‘buona pratica’ sia nata nell’azienda Tino Sana: qui da anni è stato introdotto un premio di risultato per i dipendenti, e un accordo ad hoc tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali prevede una serie di misure di welfare aziendale, tra le quali l’adesione al fondo di sanità integrativa ‘Arcobaleno’, che hanno come obiettivo un’ulteriore tutela e protezione del reddito dei lavoratori. Buone pratiche che meriterebbero sicuramente una diffusione maggiore nel panorama produttivo nazionale.