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Convegno regionale degli edili Cisl: Edilizia, ridurre il nero con il Durc.

Convegno regionale degli edili Cisl: Edilizia, ridurre il nero con il Durc.

Cagliari
Ridurre il nero in edilizia si può”. Ne è convinta la Filca Cisl della Sardegna che ha dato questo titolo ad un convegno regionale con cui è stato presentato alle istituzioni regionali il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), lo strumento principale per la lotta al sommerso in edilizia. E sulla questione del lavoro nero, il segretario generale degli edili Cisl, Domenico Pesenti, ha ricordato che la recente legislazione che estende oggi il Durc anche ai privati e che il contratto tende ad ampliare attraverso la sperimentazione della “congruità contributiva” (attraverso cui si può stabilire quale è la percentuale di lavoro necessaria per realizzare un’opera e quanti, quindi, i lavoratori necessari e le relative ore lavorative effettuate, con la relativa contribuzione) ha preso forma proprio all’interno della Filca. Per Pesenti, la partita della lotta al sommerso procede di pari passi con quella della sicurezza nei cantieri. In questo ambito “chiediamo una patente a punti per le imprese edili – ha notato il responsabile Filca – per stabilire una soglia minima di criteri per avviare l’attività , che tagli punti alle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza , con la conseguente esclusione dagli appalti”. “La regolarità contributiva – ha spiegato il segretario della Filca Sardegna, Renzo Corveddu – è diventata politica comune non solo delle organizzazioni sindacali, ma anche delle associazioni datoriali, che hanno sperimentato nel tempo quanto sia difficile confrontarsi e competere su un mercato privo di regole, al punto che molte imprese strutturate, per abbattere i costi, hanno dovuto inoltrarsi nei sentieri dell’irregolarità”. La creazione di un circuito vizioso in edilizia anche in Sardegna richiederà un forte impegno. I dati, infatti, dell’Osservatorio Industriale nel 2002 registrano 10.354 imprese individuali: 3.556 in provincia di Sassari, 1.968 nel nuorese, 3.787 in provincia di Caglairi e 1.043 in quella di Oristano. “Un numero molto elevato- secondo Corveddu – rispetto ai quasi 31 mila lavoratori censiti dalle Casse Edili sarde. E siamo convinti – aggiunge il sindacalista della Filca sarda – che intorno alle oltre 10 mila imprese individuali si muove una moltitudine di lavoratori in nero. Il meccanismo è semplice: le società strutturate somministrano lavoro a costi fuori mercato che, per essere realizzato, costringe a rivolgersi al sommerso”. E’ il trionfo del leasing di manodopera, alternativa a quella tradizionale, fuori dalla contrattazione collettiva e dalla legislazione sociale. Applicare il Durc non sarà facile, soprattutto nella fase di controllo. “Ma noi pensiamo – ha affermato Corveddu – che questo compito vada affidato alla polizia municipale, che nei piccoli centri conosce tutto e tutti e già controlla il rispetto dei piani urbanistici e l’esistenza della concessione edilizia”. Sull’importanza del Durc, il direttore della Cassa edile di Sassari, Giacomo Usai, ha ricordato la firma, nel marzo del 2000, di un protocollo d’intesa per dare l’avvio all’operatività, nella provincia, dello Sportello Unico per un anno di sperimentazione. Sportello che fu costituito presso la Cassa Edile e che nel primo anno di sperimentazione ha avuto risultati più che positivi, in quanto si è passati dalle 819 richieste di certificazione dell’anno precedente alle 1.817 richieste pervenute, di cui 650 per certificazione preventiva e 477 per stati di avanzamento, aspetto molto importante che consente il controllo e gli eventuali interventi già all’inizio e durante l’esecuzione dei lavori. “I risultati – ha evidenziato Usai – sono stati giudicati talmente lusinghieri che il protocollo è stato confermato in via definitiva. L’attività svolta dallo Sportello unico può senz’altro essere valutata positivamente anche per la stretta collaborazione che si è venuta a creare fra gli enti previdenziali e la Cassa Edile”. E apprezzamento per l’iniziativa degli edili Cisl è stato espresso, tra gli altri, dal presidente dell’Inps Sardegna, Giovanni Ledda, dal presidente della provincia di Cagliari e responsabile del Comitato locale per l’emersione del lavoro nero, Giovanni Balletto e dalla direttrice dell’ufficio regionale del lavoro, Virginia Mura. Da loro anche un impegno preciso: concretizzare gli sforzi per la creazione di uno sportello unico regionale per il rilascio del Durc, reso ancor più necessario viste le dimensioni a cui è giunto il fenomeno del lavoro nero in Sardegna.

Fr. To.

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