Salerno
Esito negativo nell’incontro a Roma tra Anas, sindacati ed impresa
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro a Roma tra l’ Anas, i sindacati delle costruzioni e l’impresa Toto, società appaltatrice dei lavori di ammodernamento di un lotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto compreso fra Campagna e Contursi, in provincia di Salerno. L’incontro era stato richiesto da Filca, Fillea e Feneal, che avevano denunciato la violazione dell’accordo che prevedeva un incentivo economico legato ad un’anticipazione dell’attività lavorativa degli operai, poi revocato unilateralmente dall’impresa. Al rifiuto dei lavoratori ad anticipare i turni, la Toto aveva risposto prima con le minacce agli stessi e, in seguito, con la richiesta, ad una parte di loro, di estendere da 8 a 12 ore il turno lavorativo. Una richiesta che colpiva la sicurezza delle persone impegnate per molte ore in galleria. La Toto non è nuova a situazioni di questo tipo. Analoga esperienza, infatti, si vive a Bologna, nella variante di valico. Nella riunione di ieri, comunque, l’impresa ha riconfermato la propria posizione, dicendo di non riconoscere le organizzazioni sindacali e sostenendo che nel contrattare si profilava il terzo livello di negoziazione. “Si tratta di una scusa insostenibile – spiega il segretario generale della Filca Campania , Gerardo Ceres , che ha seguito l’evolversi della questione – perchè il nostro obiettivo è l’accelerazione dei lavori e la conclusione degli stessi nei tempi previsti, ma questo non può avvenire fuori dalle regole contrattuali e dalle pattuizioni fatte in cantiere, bensì tutelando la salute dei lavoratori. Comunque – aggiunge Ceres – l’esito negativo dell’incontro sarà riportato lunedì, in assemblea, ai lavoratori della Toto. In quell’occasione chiederemo la sospensione dell’agitazione, a condizione che si riprenda il negoziato e, in ogni caso, viene meno la disponibilità degli operai ad effettuare straordinari e ad anticipare di mezz’ora l’arrivo al campo base. L’accordo, nella fase attuale – precisa il responsabile della Filca Campania – va riconfermato con nuove trattative in cantiere”. L’impresa afferma di riconoscere soltanto le Rsu, che non sono espressione dei sindacati, ma dei lavoratori, ponendo, in pratica, un problema rilevante sotto il profilo delle relazioni sindacali a chi deve gestire rapporti complessi in questo campo. Laddove, infatti, non ci sono le Rsu, avviene la trattativa diretta con i lavoratori. “Un impianto sicuramente pericoloso” sottolinea Ceres, che annuncia il mantenimento dello stato di agitazione nel cantiere, con l’esecuzione unicamente dei normali turni di lavoro.
Francesco Tobia