Ha stretto decine di mani, Annamaria Furlan, nel corso della sua visita ai cantieri della terza corsia dell’A1. Le mani dei tanti lavoratori impegnati in un’opera strategica non solo per l’area fiorentina ma per tutta la nazione. Le difficoltà non mancano: la particolarità del territorio impone soluzioni ragionate e di non facile realizzazione, e quindi la sicurezza dei lavoratori è considerata ancor di più la priorità. Inoltre visto lo splendido contesto nel quale si interviene, è assolutamente necessario preservare la bellezza paesaggistica. Tutti risultati ottenuti con un sapiente gioco di squadra tra sindacati, società (Pavimental) e istituzioni, e illustrate al segretario generale della Cisl nel corso della sua visita, organizzata dalla Filca di Firenze (responsabile Stefano Tesi) e che ha visto la presenza di una folta delegazione cislina (tra gli altri i segretari generali della Filca nazionale e della Filca Toscana, Franco Turri e Ottavio De Luca, della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, il segretario nazionale Filca Stefano Macale e il segretario aggiunto della Cisl Toscana Ciro Recce). A fare gli onori di casa i vertici della Pavimental.
Nell’incontro con i lavoratori presso il campo base Pavimental di Barberino del Mugello, Furlan ha ricordato l’impegno della Cisl e della Filca sul fronte delle pensioni: “Abbiamo un primato europeo, ed è quello non invidiabile della peggiore legge previdenziale. Non è possibile che un edile lavori fino a 66-67 anni, bisogna cambiare la legge Fornero perché tiene conto solo delle compatibilità economiche e non di quelle sociali. E poi il 40% dei giovani è senza lavoro e ci sono genitori e nonni che non potendo andare in pensione li costringono a portare all’estero il talento e i tanti sacrifici di anni e anni di studio”.
Per Franco Turri “le infrastrutture restano una delle priorità degli interventi, e invece dalle prime dichiarazioni dei neoeletti apprendiamo che si rischiano passi indietro sia sulla Tav che sulla Metro C di Roma. Il gap da recuperare con gli altri Paesi europei è ancora altissimo. Per realizzare opere infrastrutturali importanti – ha detto – bisogna affidare i lavori a imprese di una certa consistenza e dimensione, in grado di assicurare la regolarità e la sicurezza. È indispensabile ricostruire il ciclo dell’edilizia, attraverso la presenza di imprese più strutturate”.
“Quella che si sta completando – ha affermato Cerza – è una infrastruttura importante per la Toscana, perché migliora il corridoio nord-sud, fondamentale per l’Italia. Restano ora da realizzare e completare due opere di cui si discute da 50 anni: la Tirrenica e, sull’asse est-ovest, la Grosseto-Fano. Oltre al valore infrastrutturale, queste opere possono essere un volano importante per l’economia toscana, che ha retto soprattutto grazie alle esportazioni, ma che soffre molto sul fronte della domanda interna. E sappiamo quale preziosa spinta può dare in questo senso l’edilizia”.
Infine De Luca e Tesi hanno sottolineato l’importanza della contrattazione di secondo livello: “Questi lavoratori – hanno ricordato – hanno il contratto nazionale, quello provinciale di Firenze e quello di cantiere. Un esempio da imitare”. Nel corso della visita i lavoratori hanno consegnato una targa alla Furlan e una a Turri per ringraziarli dell’impegno quotidiano sul fronte della dignità del lavoro.
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TERZA CORSIA A1 “AREA TOSCANA” – LA SCHEDA
2 miliardi e 170 milioni di euro di investimento, 58,5 chilometri di strada, 2.000 lavoratori impiegati a regime che realizzeranno anche 40 chilometri di barriere antirumore e 2 nuove gallerie. Sono alcuni dei numeri relativi ai lavori per l’ampliamento della terza corsia autostradale dell’A1 “Area Toscana”, nel tratto che va da Barberino del Mugello a Incisa Valdarno, nel territorio fiorentino, e che insieme alla Variante di Valico, inaugurata il 23 dicembre scorso, è caratterizzato da un traffico che raggiunge picchi di 111.000 veicoli al giorno, con punte di circa 32.000 camion e pullman. Al traffico di lunga percorrenza, inoltre, si aggiunge nella tratta compresa tra Firenze Nord – Firenze Sud il traffico locale, che utilizza l’A1 come tangenziale urbana.
Attualmente nei lavori per l’opera sono impiegati 335 lavoratori, con numeri destinati a salire nei prossimi mesi. In particolare sulla Tratta Barberino del Mugello – Firenze Nord (lotti 0-1- 2) di 17,5 chilometri, è prevista la costruzione di una nuova carreggiata a 3 corsie di marcia in direzione sud. In questo tratto sarà realizzata un’unica galleria (Santa Lucia) lunga 7,7 chilometri, in sostituzione delle 9 gallerie e dei 6 viadotti previsti nel progetto originario. Sulla Tratta Firenze Nord – Firenze Sud (22 chilometri) è stato realizzato l’ampliamento da 2 a 3 corsie di marcia con alcuni tratti in variante in galleria a 3 corsie. L’intervento eseguito è risultato particolarmente complesso perché ha interessato un territorio di grande pregio paesaggistico e di elevata densità abitativa, caratteristiche che hanno reso necessari numerosi interventi di ricollocazione di acquedotti, gasdotti, fibre ottiche e barriere antirumore. Attualmente è in fase di completamento la Galleria del Colle (lotti 4-5-6-7) tra Firenze Nord e Firenze Impruneta. L’ultimo tratto della Terza Corsia A1 Firenze Sud – Incisa, di 19 chilometri, con l’ampliamento da 2 a 3 corsie di marcia, è ancora in fase di approvazione del progetto esecutivo da parte del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Una delle principali problematiche nella realizzazione dell’opera è stata quella relativa alla modalità di riutilizzo delle terre e delle rocce da scavo, finora considerate rifiuto e non sottoprodotto. Nel gennaio scorso il Consiglio dei Ministri ha però approvato un decreto del Presidente della Repubblica per la gestione semplificata di questo materiale, in conseguenza dell’entrata in vigore dell’art. 8 del Decreto Sblocca Italia, provvedimento che ha permesso una decisa semplificazione delle procedure.