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CONSIGLIO GENERALE FILCA PIEMONTE SU LAVORO, PENSIONI, CONTRATTAZIONE

CONSIGLIO GENERALE FILCA PIEMONTE SU LAVORO, PENSIONI, CONTRATTAZIONE

Donnola
Piero Donnola, segretario generale Filca-Cisl Piemonte

Si è riunito nei giorni scorsi, nella sede regionale Cisl in via Sant’Anselmo 11, a Torino, il Consiglio generale della Filca Cisl Piemonte. Nella sua relazione introduttiva, il segretario regionale, Piero Donnola, ha fatto il punto sui diversi settori della categoria che continuano ad attraversare un momento di grande difficoltà. “Il settore edile e l’indotto – ha detto Donnola – rappresentano il 12% del Pil regionale. In questi ultimi anni, la crisi è stata drammatica, con la perdita di circa 40mila posti di lavoro in tutto il Piemonte.
Gli appalti pubblici sono crollati del 55% e le costruzioni private ancora di più. Per far fronte a questa situazione abbiamo chiesto al Presidente Chiamparino di predisporre un programma strategico e realistico, basato su opere anche piccole, ma immediatamente cantierabili, intervenendo così sul patrimonio urbanistico, ambientale e infrastrutturale della regione”. Secondo Donnola, l’unico comparto in crescita (+17%) è quello della riqualificazione urbana. Non a caso la Ue ha stanziato per il periodo 2014-2017 circa 7 miliardi di euro, imponendo al Paese un piano di rilancio dell’efficienza energetica in grado di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Intanto proprio a Torino, nei giorni scorsi, è stato siglato il contratto collettivo regionale di lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali dell’edilizia e affini. A sottoscriverlo i sindacati di categoria Filca-Cisl, FenealUil, Fillea-Cgil insieme alle controparti Confartigianato Imprese Piemonte Costruzioni, Unione Cna – Costruzioni, Fiae-Casartigiani. “Si tratta – ha spiegato Donnola – di un rinnovo molto importante per il settore. Il contratto decorre dal 21 aprile 2016 e sarà valido fino al 31 marzo 2019. Tra le indennità previste dal testo ci sono quella di mensa, di trasferta, di guida, l’indennità per lavori di alta montagna, per lavori in galleria e quella di reperibilità”. Sempre a livello piemontese alla fine del 2015 è stata istituita la Consulta Regionale delle Costruzioni, costituita da 5 tavoli tematici, che oggi non sono stati ancora attivati.
“Al Piemonte – ha sottolineato il segretario generale Usr Cisl, Alessio Ferraris, intervenendo al Consiglio generale della Filca – occorrono posti di lavoro per combattere gli effetti della crisi e, quindi, investimenti. Per questo è importante lo stanziamento, condiviso con la regione Piemonte, di 1,2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria che rappresenta un ottimo volano di sviluppo. Per questo occorre aprire al più presto i tavoli della Consulta per far ripartire il settore e quindi le imprese della regione che stanno pagando un prezzo altissimo, usando al meglio la forza della bilateralità”. Intanto, la prossima settimana sono previste due iniziative di protesta dei lavoratori edili. La prima è lo sciopero interregionale, in programma il 27 aprile al casello di Genova Ovest, di Piemonte e Liguria dei lavoratori delle imprese in house autostradali che si occupano di pavimentazione, progettazione, direzione, esecuzione sorveglianza delle lavorazioni edili in ambito autostradale, minacciati di licenziamento dalle nuove norme sul Codice degli Appalti; la seconda, in programma il 28 aprile, è lo sciopero nazionale del settore lapideo, dopo il gravissimo incidente di Carrara che ha coinvolto quattro lavoratori, due dei quali sono deceduti. L’iniziativa si svolge in contemporanea con la giornata internazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per il segretario generale della Filca, Franco Turri, alla sua prima uscita piemontese da numero uno della federazione nazionale: “Sono tre i temi, strettamente correlati tra loro tra loro, al centro della nostra azione sindacale: il lavoro, la contrattazione e le pensioni. Il lavoro è diventato un po’ la Cenerentola dei nostri tempi. Assistiamo sempre di più a una vera e propria degenerazione. Per questo dobbiamo ritornare a dare valore al lavoro, rafforzare la sua qualità e contrastando il falso lavoro autonomo e l’utilizzo improprio dei voucher nell’edilizia”. Sul ruolo della contrattazione Turri è stato categorico: “Ci giochiamo tutto – ha detto perché la contrattazione serve a qualificare il lavoro e di conseguenza il nostro ruolo”. Infine, le pensioni. “Sul tema previdenziale – ha concluso Turri – la Filca, insieme alle altre sigle sindacali di categoria, propone un bonus contributivo, alla stregua di quello già esistente per altre tipologie di lavoro, che consenta di ottenere, ad esempio, 15 mesi di contributi a fronte di 12 mesi di lavoro, una sorta di ‘navetta contributiva’ finanziata con risorse pubbliche, contrattuali e degli enti bilaterali. Perché i lavori non sono tutti uguali e non è possibile che edili ultrasessantenni possano sopportare carichi pesanti e lavorare ancora sulle impalcature”.
(dal sito della Cisl Piemonte)

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